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Benzema rompe il silenzio, è un attacco indiretto all’Al-Ittihad: “Non sono un semplice calciatore”

Karim Benzema è ritornato a parlare via social dopo un silenzio lunghissimo. E le sue parole appaiono come la conferma di non voler cedere a compromessi con chi non lo sta trattando con la dovuta considerazione: “E’ una sfida a lungo termine, che mi piace. La chiave del mio successo? Il lavoro costante”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Karim Benzema è tornato a parlare ma al momento solo sui social attraverso il suo profilo Instagram, totalmente ripulito e con solo una manciata di post attivi. Dopo settimane di fortissime tensioni con il suo club di appartenenza, l'Al-Ittihad e, e di conseguenza con frizioni importanti con tutto l'universo arabo, l'ex stella del Real Madrid ha anticipato una intervista che uscirà sulla versione mediorientale della rivista "GQ". Dove sembra voler sottolineare il proprio status sportivo e non solo, ribadendolo a chi non sta più credendo in lui: "Non sono solo un calciatore in Arabia Saudita, sono anche un ambasciatore".

Molti speravano di leggere dichiarazioni che spiegassero nei dettagli quanto fosse accaduto dallo scorso dicembre, periodo in cui è si è aperta una voragine tra Karim Benzema e l'Al-Ittihad ma alla fine non c'è stato alcun riferimento diretto sulle tensioni con  il club arabo e l'allenatore Marcelo Gallardo, con cui i rapporti sono ai minimi termini. Solamente qualche accenno alla attuale presenza nel mondo arabo e nel campionato della Pro Saudi League che, in modo indiretto, appare quasi un atto di distanza dalla scarsa considerazione che il francese ritiene di avere ricevuto dal suo club.

Di certo qualcosa di preciso e radicale dev'essere accaduto perché Benzema era sparito dai suoi profili social da oltre un mese e su Instagram i suoi oltre 75 milioni di follower si sono ritrovati in mano un account con solo una manciata di post (ne aveva più di 2 mila) e il calciatore che ha smesso di seguire tutti (erano oltre 130) tranne qualche brand con cui è sotto contratto o in contatto: GQ Middle East, Adidas, Bugatti, Technogym, Al-Ittihad, Donatella Versace e Jean-Paul Gaultier e Real Madrid. Per il resto, tutto cancellato, come se avesse voluto dare un colpo di spugna, dal quale non si torna indietro.

Poco conta, ciò che resta sono le frasi che ha scelto per anticipare la sua prossima intervista a "GQ" nel bel mezzo della tormenta con l'Al-Ittihad che non accenna a placarsi: "La chiave del successo? Il lavoro costante, non c'è nessun segreto. Per molti avere il numero 9 sulla schiena significa fare 50 gol a stagione, ma per me significa che sono uno degli 11 giocatori e devo fare tutto. Posso aiutare la squadra a segnare e vincere, non solo con i gol, ma anche con gli assist".

Nessun riferimento diretto all'Al-Ittihad ma il sottinteso di ribadire la propria importanza resta palese, contro chi lo ha accusato di scarsa professionalità: "Essere in Arabia Saudita è una nuova sfida che mi piace: un progetto a lungo termine in un Paese musulmano. Non sono solo un calciatore in Arabia Saudita, sono anche un ambasciatore. Sono qui per portare grandi giocatori europei nel prossimo futuro" ha ancora pubblicato Benzema. "Anche se ce ne sono già di grandi nel campionato saudita, la nostra sfida è portarlo allo stesso livello dei campionati europei".

Così come aveva già sottolineato un altro grande, Cristiano Ronaldo, il primo ad aprire la strada verso l'Arabia, dove Benzema dovrebbe restare almeno fino al 2026, quando scadrà il suo contratto con l'Al-Ittihad, Che potrebbe anche non coincidere con l'addio al calcio: "Solo il tempo dirà cosa succederà ora, ma sarò io a decidere quando la mia carriera finirà o no"

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