Benzema fa offendere Gigio Donnarumma anche quando non gioca: tutta colpa di Mendy
Il Real Madrid batte il Chelsea a domicilio per 3-1 grazie ad un clamoroso, meraviglioso, strepitoso Karim Benzema – a questo punto tra i favoriti per il Pallone d'Oro, che quest'anno verrà assegnato molto prima dopo il cambio di format – e sui social rimbalza il nome di Gigio Donnarumma, che stasera non era in campo e la Champions se la stava guardando in TV dopo essere stato mandato a casa nel turno precedente dallo stesso mostruoso Benzema.
Il dolore si rinnova dunque beffardamente per il portiere del PSG e non solo perché lo scatenato attaccante francese aveva castigato anche lui con una tripletta nel match di ritorno degli ottavi di finale al Bernabeu, esattamente come ha fatto stasera col portiere del Chelsea Edouard Mendy, ma perché il numero uno senegalese ha compiuto un errore davvero sconcertante col pallone tra i piedi, che ha consegnato a Benzema la più comoda delle reti a porta vuota.
Vi ricorda qualcosa? Ebbene sì, anche contro il PSG il fuoriclasse del Real aveva ricevuto un grazioso regalo dal portiere avversario: Donnarumma aveva pasticciato consegnando il pallone a Vinicius con un avventato passaggio orizzontale invece di scaraventarlo via, e per Benzema era stato poi un gioco da ragazzi insaccare a due passi dalla porta.
Diversa l'azione stasera, con Mendy uscito sulla propria trequarti per giocare un pallone lanciato in avanti senza troppe pretese dal Real, salvo poi appoggiarlo malamente a Rudiger, bruciato da Benzema che ha appoggiato a porta vuota da 25 metri. Un erroraccio che all'estero è diventato "un Donnarumma", come se da quel Real-PSG sia nato un neologismo che identifica col nome del portiere italiano gli sfondoni di questo tipo, ovvero palloni persi gigioneggiando col pallone tra i piedi e consegnati agli avversari.
Ecco allora che "Mendy ha fatto un Donnarumma", un'offesa che non gioverà al morale del 23enne stabiese, apparso incerto anche nei due incontri sostenuti con la maglia dell'Italia contro Macedonia del Nord – c'è tanta colpa sua nella rete di Trajkovski che ci ha tolto i Mondiali – e poi Turchia.
