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Bentancur squalificato per 7 giornate per insulti razziali: in tv aveva fatto una battuta sui sudcoreani

L’episodio è legato a un’intervista che risale al mese di giugno, nel soddisfare la richiesta del giornalista che gli chiedeva la maglia di Son rispose: “Potrebbe essere anche il cugino… visto che sono tutti uguali”.
A cura di Maurizio De Santis
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Rodrigo Bentancur del Tottenham dovrà scontare una squalifica di ben sette giornate e pagare una multa di 100 mila sterline (circa 120 mila in euro) "per insulti razziali". Che l'ex juventino potesse essere punito con una sanzione molto dura era nell'aria, considerata la sensibilità spiccata che c'è in Inghilterra nei confronti di tematiche del genere: anche una frase pronunciata con leggerezza, solo per scherzo e senza alcuna intenzione di offendere può essere giudicata in maniera molto severa.

Qualsiasi tipo di umorismo di quel tipo è sgradito e ritenuto "fuorilegge" secondo i regolamenti della Football Association. Lui stesso si aspettava un esito del genere: "Sapevo già cosa mi sarebbe successo. Il mio agente mi ha chiamato e mi ha informato sull'entità della punizione che mi sarebbe stata inflitta" – ha ammesso Bentancur che salterà le prossime partite in Premier League ma potrà essere regolarmente a disposizione nelle gare di Europa League contro Roma e Rangers.

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Il commento che ha messo nei guai il centrocampista uruguaiano risale a un'intervista televisiva rilasciata a giugno scorso e durante la quale parlava del compagno di squadra, Son Heung-min. Il 12 settembre venne ufficialmente deferito per quelle parole, adesso è arrivata la stangata. Al calciatore non è bastato scusarsi né chiarire il senso di quell'affermazione divenuta oggetto d'inchiesta: trattandosi di una "violazione aggravata", prima che fosse emesso il verdetto, è stato necessario ricorrere alla valutazione di commissione di regolamentazione indipendente affinché confermasse l'accusa della FA oppure archiviasse il caso.

La frase di Bentancur considerata "violazione aggravata"

Qual è stata l'espressione della discordia che ha generato tanto biasimo? Nel soddisfare una richiesta da parte del giornalista di Canal 10 (avere la maglia di un giocatore degli Spurs, Son) affermò: "Quella di Sonny? Potrebbe essere anche il cugino di Sonny… visto che sono tutti uguali". Proprio quest'ultima riflessione è divenuta materia d'inchiesta, come si apprende dalla nota ufficiale della Football Association che ha parlato di "violazione della regola E3" perché il sudamericano s'è comportato "in modo improprio e/o ha usato parole offensive e/o ingiuriose". La sua è stata una violazione aggravata – come previsto al comma 2 dello stesso articolo – "in quanto include un riferimento, esplicito o implicito, alla nazionalità e/o alla razza e/o all'origine etnica".

Il precedente della squalifica a Cavani per aver usato la parola "negrito"

La punizione comminata a Bentancur è stata molto dura, in precedenza un altro connazionale era caduto nelle maglie della disciplinare inglese: nel 2020 Edinson Cavani fu squalificato per 3 partite (con relativa ammenda di 100 mila sterline) per aver utilizzato la parola "negrito" in un post condiviso sui social. Il Matador spedì quel messaggio a un amico dopo la prestazione vincente contro il Southampton: si difese e negò ogni intento offensivo ma la FA ritenne quel termine discriminatorio e, almeno nel suo caso, lo accusò solo di cattiva condotta.

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