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Bendtner racconta la sua vita di eccessi senza filtri: “Più successo ho avuto, peggio è diventato”

Lord Bendtner ha deciso di rivelare tutti i retroscena della sua carriera e della vita privata all’interno di un documentario: “Ho imparato da solo cosa mi rendeva felice quando ero triste”
A cura di Ada Cotugno
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Le imprese di Nicklas Bendtner in campo sono state spesso oscurate dalle avventure della sua travagliata vita privata che ha sempre attirato lBendtner‘attenzione di curiosi e tifosi da tutto il mondo. Il calciatore danese, soprannominato da tutti Lord Bendtner, ha deciso di raccontare i tratti più oscuri della sua vita all'interno di un documentario che non parlerà solo di calcio.

Nicklas Bendtner – The Portrait è il titolo del docufilm diviso in tre parti che uscirà la prossima settimana: l'attaccante parlerà della sua vita, della sua carriera e soprattutto delle sregolatezze che lo hanno segnato. "Più successo ho avuto, peggio è diventato" è una delle frasi da cui prende il via la narrazione di un giocatore che sembrava destinato a calcare i grandi palcoscenici.

Tutto è cominciato all'Arsenal dove, dopo la stagione trascorsa in prestito al Birmingham, Bendtner è stato richiamato e coperto d'oro: in un giorno il suo stipendio è aumentato del 75% così come la sua popolarità, ma accanto alle luci della fama sono cresciute anche le controversie.

La sua migliore stagione in Inghilterra è sicuramente la 2009/10, caratterizzata dal gol capolavoro al Blackburn Rovers che resta una delle perle più belle della sua intera carriera. La sua testa però non era proiettata soltanto sul mondo del calcio: "Pensava di poter semplicemente festeggiare e bere".

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Lo stesso giocatore, parlando dei suoi primi anni da professionista, ha ammesso di essere stato lasciato spesso solo: "Tutti mi lasciavano fare quello che mi andava bene. Nessuno ha detto no, nessuno mi ha fatto vedere le conseguenze. Ciò ha reso tutto difficile. Nel profondo, sapevo che non ero dove avrei dovuto essere"

Nel suo documentario Bendtner racconta anche il lato oscuro della fama, quello che lo ha portato spesso a essere solo e a prendere pessime decisioni: "In qualche modo, ho imparato da solo cosa mi rendeva felice quando ero triste. Ma in relazione al calcio, forse non sono sempre state le cose più appropriate che ho fatto".

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L'attaccante poi ha rivelato un piccolo retroscena relativo al suo contratto. Per aiutarlo l'agente gli aveva suggerito di usare una strategia ben precisa, che gli permettesse di concentrarsi solo sul calcio: "Devi accettare che nel contratto sia stabilito che da adesso fino al nuovo anno non devi bere alcolici e non devi sciare e cose del genere".

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