Belotti racconta l’Italia di Mancini: “Basta uno sguardo per capire cosa ci unisce”
L'Italia vince, convince e soprattutto torna a creare entusiasmo tra i suoi tifosi. Gli azzurri di Mancini giocano bene e raccolgono risultati. Senza solisti, puntando sul gruppo, sul concetto di collettivo, sul gioco di squadra. Ne ha parlato anche Andrea Belotti ai microfoni Rai al termine di Italia-Polonia, dopo un successo che avvicina gli azzurri alla final four di Nations League.
Il centravanti del Torino è rimasto a secco ma ha disputato un'ottima gara al centro dell'attacco. E ha raccontato come lui e i compagni abbiano vissuto lo strano ritiro di questi giorni, tra positività al Covid e infortuni a minare la serenità delle giornate a Coverciano.
"Ci siamo trovati in una situazione strana, con tante defezioni. I giorni passavano e i giocatori andavano via, indisponibili. Abbiamo sempre detto nello spogliatoio che l’Italia nei momenti di difficoltà esce sempre fuori. Oggi l’abbiamo dimostrato, abbiamo fatto una grandissima partita, siamo stati superiori in tutto".
Al di là di quello che si vede in campo, è nello spogliatoio che è tornato a rivedersi qualcosa di speciale tra i calciatori azzurri.
"Questo gruppo è una famiglia. Come quando un padre abbraccia un figlio, lo stesso è qui in Nazionale, è questo il legame che si è creato all’interno di questa squadra. Basta guardarsi in faccia per capire che c’è un’aria pazzesca".
Tempo di dediche. Inevitabile quella a Roberto Mancini, ancora positivo al Coronavirus, ma Belotti va oltre.
"La dedichiamo al mister e a tutti gli italiani, visto il momento che stiamo passando. Sapevamo quanto il mister fosse dispiaciuto per non poterci essere, questa vittoria è per lui e per tutti gli italiani".