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Bas Dost racconta il malore in campo: “Niente a che vedere con le vaccinazioni”

Bas Dost racconta il malore accusato in campo durante NEC-AZ Alkmaar legato ad un problema cardiaco. L’attaccante ha voluto anche chiarire le cause del tutto.
A cura di Marco Beltrami
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Attimi terribili, durati un'infinità, e poi un braccio verso l'altro a fare il segno dell'ok per tranquillizzare tutti. La vicenda di Bas Dost ha tenuto tutti con il fiato sospeso. L'esperto attaccante olandese ha accusato un malore durante la partita tra il suo NEC e l'AZ Alkmaar, terrorizzando compagni, avversari e spettatori. Fortunatamente i provvidenziali soccorsi hanno scongiurato il peggio, con il centravanti che dopo diversi giorni è tornato a parlare pubblicamente.

Heracles, Heerenveen, Wolfsburg, Sporting Lisbona, Eintracht, Bruges, Utrecht e infine NEC oltre alla nazionale olandese. Il poderoso attaccante ha avuto una carriera di tutto rispetto ma ora sarà costretto a fermarsi. Questa la conseguenza del problema cardiaco accusato durante l'ultimo match del campionato olandese. Dost stava correndo normalmente, quando si è accasciato al suolo supino. Convulsioni e sguardo perso per il giocatore che ha ripreso conoscenza qualche minuto dopo grazie ai sanitari, uscendo via in barella con l'ossigeno, destinazione ospedale.

In una lunga lettera pubblicata sul sito del suo team Bas ha spiegato cosa gli è successo: "Ora ho sentito dal mio cardiologo cosa ha causato quello che mi è successo durante la partita AZ – NEC ad Alkmaar. Ho fatto molti esami negli ultimi giorni e hanno dimostrato che ho un muscolo cardiaco infiammato (miocardite). Ci possono essere vari motivi per cui un muscolo cardiaco si infiamma e le conseguenze possono essere piuttosto gravi, ma ho avuto la fortuna di essere stato rianimato con successo sul campo. Non potrò mai sottolineare abbastanza quanto sono grato ai medici del NEC e dell'AZ per le loro adeguate prestazioni sul campo".

Per capire i motivi di quanto accaduto saranno necessari altri esami. Dost però al momento non potrà giocare a calcio, e si dedicherà al riposo assoluto: "I test continueranno nei prossimi giorni e poi tornerò a casa e avrò bisogno di riposare per riprendermi completamente. Solo dopo quel momento avrò una visione più chiara del mio futuro e da quel momento in poi potrò condividerne di più. Per ora mi prenderò una pausa dal calcio e trascorrerò il prossimo tempo con la mia famiglia. Spero che tutti lo rispettino. Riporterò al Goffert Stadium nei prossimi mesi. Poi un giorno racconterò anche la mia storia, soprattutto per aiutare il mondo dello sport e imparare da quello che mi è successo e per poterlo ancora raccontare".

Una precisazione importante poi a chiarire che il suo problema non ha niente a che fare con le vaccinazioni per il Covid, dopo che i no-vax avevano già iniziato a fare illazioni: "Ieri pomeriggio a pranzo ho parlato con il nostro staff e con i miei compagni di gioco. Sono stato felice di vederli e parlare di nuovo con loro. Ho spiegato loro cosa mi è successo, cosa lo ha causato e come si prospetta per me il prossimo periodo. Ci tengo a sottolineare che la mia infiammazione non ha nulla a che vedere con le vaccinazioni. Ho detto loro che sono fiducioso nella mia guarigione e che tornerò in carreggiata. Spero che ora possano concentrarsi di nuovo sul calcio. Dovranno concentrarsi sulle partite di oggi e domenica contro Roda JC e FC Volendam. Guarderò quelle partite in TV e farò il tifo per i miei colleghi".

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