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Barzagli critica “2-3 calciatori della Juventus” ma non vuole fare i nomi: la reazione di Allegri

Nel post partita Inter-Juventus in diretta TV su DAZN non è sfuggito un momento particolare con Andrea Barzagli in studio e Massimiliano Allegri in collegamento. L’ex difensore si è trovato in difficoltà nel criticare la prestazione di alcuni giocatori: “Beh, ho detto i giovani… lo saprà ben lui cosa intendo…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il derby d'Italia si è tinto di nerazzurro: all'Inter di Simone Inzaghi è bastata una autorete di Gatti per far proprio lo scontro diretto e prendersi i tre punti dell'allungo sulla Juventus, con una partita ancora da disputare. Ennesima prova di forza che riapre il gap tra la capolista e le inseguitrici di cui i bianconeri reggevano la bandiera. Una partita che ha delineato anche pregi e difetti della squadra di Max Allegri, "tradita" nel momento più importante, soprattutto dai "giovani". Come ha voluto sottolineare in diretta TV Andrea Barzagli con il tecnico juventino in collegamento. Per poi trovarsi in evidente imbarazzo, evitando di fare nomi e mitigando la propria idea di fondo davanti al suo ex tecnico.

Una Juventus che si è presentata in campo con in 3-5-2 nuovamente ricco di giovani di belle speranze e di tanta esperienza da costruire ma anche certezze, nella realtà di Allegri: Cambiaso e Gatti tra difesa e centrocampo, Yildiz alla sua quinta partita in Serie A da titolare. Necessità, per i tanti infortuni e le condizioni precarie di molti, ma anche precisa intenzione del tecnico bianconero di insistere sulla green generation che si è rinverdita anche nel mercato invernale, con l'approdo di Alcaraz, 21enne argentino arrivato con diritto di riscatto a 50 milioni cui subito Allegri ha fatto assaggiare il campo al 90′.

Giovani che però non hanno determinato il risultato come si pensava e il mondo bianconero sperava, soprattutto indicando in Kenan Yildiz, diciottenne dirompente nell'ascesa, l'elemento che avrebbe potuto scardinare l'impianto difensivo nerazzurro. Invece, complice anche una serata negativa di Vlahovic, il giovane turco classe 2005 non ha saputo far di meglio di una prestazione ai limiti della sufficienza ma senza mai incidere, chiuso nella morsa d'esperienza di Pavard, Acerbi e Bastoni. Deludendo, in parte le tante – forse troppe attese – come quella dell'ex bianconero Andrea Barzagli oggi stimato commentatore DAZN che, prima, durante e dopo ha seguito il derby d'Italia, formulando le proprie considerazioni.

Alla vigilia, proprio Barzagli aveva indicato nell'attaccante turco, il possibile grimaldello per far saltare la cassaforte nerazzurra fi fronte a Sommer: "Può essere proprio lui un problema per i nerazzurri" aveva anticipato nel pre gara, "Schierare il giovane turco da titolare stasera vuol dire che Allegri si fida molto di lui. Sappiamo bene che poi gli strappi di Chiesa, a gara in corso, possono fare male". Una fiducia mal ripagata e che nel post partita ritorna in mente all'ex difensore di Juve e Nazionale proprio quando in collegamento arriva Allegri. Barzagli riprende il tema dei giovani, punto debole del derby perso: "Sono mancati due o tre giovani, non sotto il profilo dell'impegno, ma sul profilo tecnico, giocatori che sono un po' spariti dalla partita".

Una riflessione che diventa ben presto imbarazzo quando dallo studio arriva la domanda più ovvia: "Tipo chi?" ed è a quel punto che il Barzagli pensiero si inceppa, evidenziando imbarazzo di fronte al suo ex allenatore che sorride sornione vedendolo in difficoltà. "Bo… beh… insomma" balbetta in diretta TV "i più giovani, ecco ho detto i più giovani, ben lo saprà lui…" riferendosi ad un Allegri divertito dal siparietto da parte dell'ex giocatore che poi getta il pensiero in corner: "Voglio dire, in una partita del genere, con un pubblico così, una gara che contava molto, ci può anche stare…"

Un momento che però non è passato inosservato e non ha lesinato successive critiche social nei confronti dell'ex Juve accusato di non aver espresso il proprio reale pensiero di critica – evidentemente puntato proprio sulla serata no di Yildiz, dal futuro già definito ma ancora acerbo nei momenti che contano. Evitando anche un confronto dialettico con Allegri per una Juve sconfitta e un risultato fallito.

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