Bartomeu spegne i sogni dell’Inter: “Messi? Non ho alcun dubbio, chiuderà la carriera al Barcellona”
"Non ho alcun dubbio che manterrà la parola, concludendo la carriera nel Barcellona. Messi ha sempre detto di voler finire qui: nel Barca potrà giocare per altri tre o quattro anni ad altissimo livello". Sono queste le parole che il presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, nel corso di un'intervista al quotidiano spagnolo Sport ha utilizzato per spegnere i sogni dell'Inter di poter provare a portare a Milano Lionel Messi. L'argentino è il sogno proibito dei tifosi nerazzurri e le parole del numero uno del club catalano sembrano chiudere ogni possibilità.
Sempre con il club milanese c'è un intreccio di mercato che riguarda Lautaro Martinez ma in merito al possibile trasferimento dell'attaccante dell'Inter in Catalogna il presidente culé, il cui mandato alla guida del club scadrà l'anno prossimo, ha affermato: "Attualmente abbiamo interrotto i contatti con l'Inter: è una scelta in comune fra noi e il club di Milano. La situazione del calcio non permette grandi investimenti".
Bartomeu: È stato Arthur a decidere di volersene andare
Infine due parole anche sul passaggio di Arthur Melo alla Juventus. Bartomeu ha confessato che l'intenzione del club blaugrana era quella di "rinnovare il contratto con il brasiliano, ma la situazione economica è complicata. Arthur aveva un'offerta da un altro club in cui c'era Pjanic e il bosniaco ci interessava da tempo".
Il presidente del Barça ha cercato di rispondere, almeno in parte, alle critiche dei tifosi per la cessione del calciatore che era arrivato come "nuovo Xavi" ed è stato ceduto dopo soli due anni dal suo approdo in Spagna ma ha confermato che arriverà una multa per il comportamento del brasiliano: "È stato comunque Arthur a decidere di volersene andare: il suo valore è fuori discussione, ma da noi non ha avuto spazio. Nella Juve può essere titolare e guadagnerà il triplo. La stagione non è ancora finita e pensavamo potesse ancora aiutarci, però non è tornato da noi e allora siamo stati costretti ad aprire un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Ci sarà una sanzione nei suoi confronti, perché chi non lavora non guadagna".