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Caso scommesse nel calcio

Barella tirato in mezzo da un audio sulle scommesse, lui esplode: “Siete dei pagliacci”

Il nome di Nicolò Barella salta fuori in un audio sulle scommesse dei calciatori, il centrocampista dell’Inter esplode sui social: “Siete dei pagliacci, tutelerò le mie figlie e la mia famiglia da questa merda”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nel lungo articolo pubblicato oggi dal quotidiano ‘La Verità', in cui la fonte di Fabrizio Corona sulle scommesse dei calciatori – il 55enne Maurizio Petra, zio di Antonio Esposito, ex calciatore dell'Inter di Mourinho – svela un audio in cui "si sente chiaramente la voce di Antonio e di Zaniolo che parlano chiaramente di scommesse fatte", vengono citati altri tre calciatori che secondo l'intervistato sarebbero ugualmente dediti alle puntate su partite di calcio.

Si tratta di Erik Lamela, Emmanuel Gyasi e Nicolò Barella. "Su specifica domanda di Antonio i presenti rispondono menzionando i nomi di Lamela, Gyasi, Barella, lo stesso Nicolò", racconta Petra a proposito sempre del contenuto di quell'audio. Un'affermazione al momento non suffragata da alcuna prova, né da ambienti giudiziari trapela il coinvolgimento di questi altri nomi nell'inchiesta di Torino. Barella è esploso su Instagram contro il quotidiano che ha dato voce alla fonte di Corona e gettato in pasto all'opinione pubblica il suo nome.

"Da un giornale che si chiama La Verità ci si aspetterebbe più serietà. L'unica VERITA' è che siete dei pagliacci", ha scritto il centrocampista dell'Inter in una storia.

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In un secondo post dai toni ancora più appassionati, Barella ha poi aggiunto: "Sono stato zitto per troppo tempo, nonostante tutto quello che ho letto sul mio conto. Non mi sono mai piaciuti i giochi d'azzardo, figuriamoci le scommesse (per lo più sul mio lavoro). L'unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa merda. Per questo oggi passerò per le vie legali".

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Il 26enne centrocampista della Nazionale non ci sta ad essere messo in mezzo in una vicenda torbida, senza che ci sia alcun risconto che non siano le parole della fonte di Corona che parla di un audio tuttora non fatto ascoltare. Come ormai sanno tutti, dopo l'esplosione del caso nato dall'inchiesta della Procura di Torino, i giocatori che abbiano piazzato scommesse sul calcio sono sanzionati con la squalifica, in base all'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva. Barella non vuole neanche lontanamente che il suo nome sia accostato a nulla di tutto questo.

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