Barella centrocampista di livello mondiale: unico insostituibile dell’Inter con Lukaku
Nella notte amara dell'Alfredo Di Stefano, c'è un calciatore che può far sorridere in vista del futuro Antonio Conte. È Nicolò Barella, vera e propria certezza della squadra nerazzurra capace di fare reparto da solo e scrollarsi di dosso quell'immagine di giocatore solo di quantità. Se la cosiddetta "legna" in mezzo al campo è notevole, altrettanto lo sono le doti tecniche dell'ex Cagliari fotografate alla perfezione dalla giocata di tacco che ha permesso a Lautaro di trovare il gol che ha dato il la alla rimonta dell'Inter poi spenta dal gol di Rodrygo.
Nicolò Barella, prestazione eccezionale in Real Madrid-Inter
Romelu Lukaku non è l'unico insostituibile nell'Inter di Antonio Conte. C'è un giocatore che sta crescendo di partita in partita, conquistando un peso specifico notevole alla pari del gigante belga. Si tratta di Barella che contro il Real Madrid ha sfoderato una prestazione monstre caricandosi sulle spalle il reparto mediano dei nerazzurri. Nella notte da dimenticare di Vidal, con un Brozovic compassato, ecco che il giovane centrocampista ha fatto praticamente reparto da solo. Quasi da solo ha pressato la linea dei 3 di Zidane, con un bel duello con l'altro talento Valverde, unendo quantità e qualità. Dinamismo, grinta, temperamento (spesso anche troppo come quando si è fatto ammonire per una protesta dopo un fallo laterale non assegnato alla sua squadra), e piedi buoni anzi buonissimi.
L'eccezionale colpo di tacco di Barella per il gol di Lautaro
Nessun timore reverenziale al cospetto di gente come Benzema, Kroos e Sergio Ramos, nessuna paura di tentare la giocata come quando con l'Inter sotto di due gol si è inventato il colpo di tacco volante che ha messo Lautaro Martinez nelle condizioni di battere a rete e riaprire il match. Una dimostrazione che il ragazzo è davvero completo, prototipo del centrocampista moderno, totale, abile in entrambe le fasi e bravo a fare praticamente tutto. Questa la fotografia della serata, e della crescita di un ragazzo che sembra avere le stigmate per diventare uno dei centrocampisti più forti del palcoscenico calcistico internazionale. E con Conte, uno che di centrocampisti se ne intende, l'ulteriore maturazione è assicurata.