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Barella anticipa Italia-Spagna: “La nostra forza è il gruppo, vogliamo arrivare in finale”

Nicolò Barella si prepara alla semifinale che può riscrivere la storia di questa Italia: “Vogliamo la finale, siamo pronti, il gruppo mi ricorda quello dell’Inter: mentalità e compattezza”. Contro la Spagna non sarà semplice: “Cerchiamo entrambi il gioco e il possesso, faremo di tutto per avere noi il pallino della partita”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nicolò Barella è pronto per prendersi anche la Spagna: dopo l'Austria e il Belgio la campagna azzurra prevede la conquista della penisola iberica per guadagnarsi la finale di Euro 2020. Il centrocampista azzurro e dell'Inter è oramai un punto più che fermo della Nazionale di Roberto Mancini ed è pronto a replicare a Wembley l'ottima prova di forza e sofferenza mostrata con la tenace Austria superata solamente ai supplementari. Con la convinzione di potercela fare, sfruttare una stagione personalmente entusiasmante e che potrebbe culminare il prossimo 11 luglio.

"La nostra forza è il gruppo" sorride il centrocampista nerazzurro "C'è qualcosa di simile con l'Inter, ma non dirò cosa ci accomuna se non alla fine. Là l'obiettivo, raggiunto, è stato lo scudetto. Qui è andare più avanti possibile e vogliamo conquistare la finale. Poi vi spiegherò tutto. Anticipo solo che essendo tutti italiani qui è più semplice ritrovarsi con la medesima mentalità".

Per l'Italia l'ostacolo Spagna non sarà dei più semplici perché le Furie Rosse sono cresciute durante il torneo, dalle pesantissime critiche iniziali agli entusiasmi attuali: "Vogliamo tutti e due il pallino del gioco. Sia noi che loro scendiamo in campo per avere possesso e tenere i ritmi preferiti. Faremo di tutto per impossessarcene. Ci godremo il momento, con Wembley che è una cornice straordinaria per sfide di questo calibro".

Dove non ci sarà Spinazzola, unica voce fuori dal coro dopo il terribile infortunio al tendine d'Achille: "E' strano non aver potuto festeggiare nel modo che speravamo per l'infortunio di un tuo compagno, Non possiamo fare altro che giocare anche per lui e renderlo orgoglioso di far parte di un gruppo che non dimentica nessuno".

Il gruppo è straordinario: c'è rispetto totale tra di noi ma anche tanta corretta rivalità che ci fa esprimere al meglio. E' irrispettoso parlare di qualcuno senza citare gli altri. Siamo tutti titolari, poi decide ct

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