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Bare con i volti dei calciatori, auto prese d’assalto: inferno al Flamengo, Gabigol è coraggioso

Scene di follia al Flamengo con i tifosi che hanno preso d’assalto anche le auto dei calciatori al centro sportivo. Gabigol ha deciso di metterci la faccia, confrontandosi con loro.
A cura di Marco Beltrami
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Tira una brutta aria in casa Flamengo. Il week-end del club brasiliano, e la marcia d’avvicinamento al debutto in campionato in casa dell’Atletico GO, sono stati contraddistinti dagli episodi di violenza andati in scena presso il centro sportivo del club Rubro-Negro. Nemmeno la recente vittoria in Copa Libertadores infatti ha frenato la rabbia dei tifosi, che si sono scagliati a più riprese contro alcuni calciatori, e dirigenti. Brutte scene e momenti di tensione, con l’intervento fondamentale della polizia. Il motivo della furia dei tifosi? Non il rendimento della squadra allenata dalla vecchia conoscenza della Serie A Paulo Sousa.

A Ninho do Urubu Training Center, centro sportivo del Flamengo, è andata in scena la follia. La tifoseria organizzata dei rossoneri si è data appuntamento questa mattina per protestare per l’annullamento dell’incontro in programma nelle scorse ore tra i capi della stessa e i vertici della società, per fare il punto della situazione. Gli ultrà volevano chiarimenti sulle voci relative allo spogliatoio diviso, alle divergenze tra i giocatori e l'allenatore e i dissidi interni. Già prima della partenza per la trasferta in Perù in Copa, un gruppo di tifosi aveva protestato in aeroporto, con il vice presidente Marcos Braz che aveva promesso un incontro giovedì. Il vertice però non è andato in scena scatenando la rabbia dei sostenitori.

Questi ultimi dunque si son presentati in gran numero presso la struttura del club, e hanno riservato un’accoglienza incandescente anche ai giocatori. Molti di questi al momento del loro arrivo in auto sono stati circondati e hanno vissuto attimi di paura: colpi ripetuti alle vetture, e ricerca del contatto fisico, con il Flamengo che ha chiesto rinforzi alla polizia costretta ad usare anche lo spray al peperoncino per cercare di allontanare gli ultrà. Bruttissime scene, rese ancor peggiori da alcuni striscioni offensivi e da alcune bare finte, con i volti di alcuni giocatori (Diego Alves, Diego Ribas e Willian Arão) esposti nei paraggi.

Tra i calciatori che hanno dovuto fare i conti anche con l'accoglienza particolare dei tifosi, anche l'ex Inter Gabigol. Il bomber dopo essere stato circondato dai tifosi che hanno letteralmente accompagnato la sua auto lungo l'ingresso, ha deciso di avere un confronto con loro. Dopo un primo approccio con tanto di finestrino abbassato e scambio di opinioni, anche un po' stizzito per l'accaduto, l'attaccante ha comunque deciso di confrontarsi con una parte della tifoseria organizzata, nel tentativo di riportare la situazione alla normalità. Un gesto apprezzato dai tifosi, e che fa fatto calare la tensione.

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