video suggerito
video suggerito

Barcellona umiliato, Sergi Roberto crolla in spogliatoio: Piqué e Busquets accorrono

La disfatta del Barcellona nella prima partita della fase a gruppi della Champions League ha lasciato dietro di sé scorie pesanti: mentre il Bayern Monaco strapazzava i blaugrana in campo, dagli spalti del Camp Nou sono piovuti fischi impietosi. Poi in spogliatoio si è consumato il dramma personale di Sergi Roberto.
A cura di Paolo Fiorenza
111 CONDIVISIONI
Immagine

Peggio della serata horror vissuta dal Barcellona martedì sera al Camp Nou, quando i blaugrana sono stati spazzati via dal Bayern Monaco, c'è solo una cosa: il pensiero che potrebbe non essersi trattato dello scivolone isolato di una notte, ma della certificazione del nuovo status del club catalano dopo l'addio di Messi. Una squadra un gradino sotto le big europee, non più competitiva per la Champions League. Laddove in attacco un paio d'anni fa si scambiavano il pallone Suarez e Messi, l'altra sera c'erano Depay e Luuk de Jong, 31enne ex panchinaro del Siviglia.

Il presidente Laporta è sempre più nella bufera, il tecnico Koeman vacilla, i tifosi hanno già perso la pazienza. Salve di fischi sono piovuti dagli spalti del Camp Nou, con qualche giocatore preso di mira più di altri. Sergi Roberto è stato tra i più massacrati: il 29enne versatile centrocampista – schierato nell'occasione a destra a tutta fascia nel 3-5-2 di Koeman – è stato travolto dalla catena bavarese, formata da Alphonso Davies e Leroy Sané. Il pubblico ha cominciato a fischiarlo ad ogni pallone toccato, finché il giocatore è stato letteralmente subissato al momento della sua sostituzione col 18enne Yusuf Demir, al quarto d'ora del secondo tempo, subito dopo il 2-0 messo a segno da Lewandowski.

Una volta in spogliatoio, Sergi Roberto non ha retto emotivamente allo sconforto ed è crollato in lacrime – svela AS – né sono stati capaci di risollevarlo altri due senatori del Barcellona come Piqué e Busquets, subito accorsi per consolarlo. Troppo grande il dolore per una contestazione che proprio lui – una vita in blaugrana fin dalla cantera – non riteneva di meritare, dopo aver dato tutto in campo come sempre. Adesso il calendario di Liga prevede un trittico di partite sulla carta abbordabile per il Barça: Granada, Cadice e Levante. Poi il secondo match del girone di Champions in casa del Benfica: sarà già dentro o fuori per i catalani.

111 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views