Barcellona, servono cessioni: a gennaio sul mercato Dembélé, Vidal e Rakitic
Il Barcellona è una delle società più ricche al mondo, ma le grandi spese degli ultimi anni obbligheranno il club catalano a cedere qualche calciatore già nel prossimo mercato di gennaio. Il fatturato è cresciuto, ma il debito è aumentato e dallo scorso mercato estivo non sono arrivati troppi milioni. Qualcuno andrà via, in partenza uno tra Vidal e Rakitic. Ma può essere ceduto anche Dembelé.
Il fatturato e il debito del Barcellona
Il fatturato del Barcellona ha superato il miliardo, il debito del club è di 217 milioni di euro ma resta ampiamente sostenibile, ma il club guidato dal presidente Bartomeu ha comunque bisogno di cedere giocatori. Secondo quanto scrive ‘Marca’ i blaugrana avevano previsto a bilancio 131 milioni di euro da incassare dal mercato, poi saliti a 145. Per questa stagione la cifra prevista è salita a 172 milioni, ma quella cifra è rimasta un miraggio. Perché Coutinho è stato ceduto con la formula del prestito oneroso al Bayern e sono andati via solo Malcom e Cucurella. Il guadagno totale è stato di appena 60 milioni di euro. Ne servono un centinaio entro fine gennaio, mese in cui riapre il mercato. Qualcuno deve partire, anche il monte ingaggi, che è aumentato di 32 milioni, va ridotto.
Quali sono i calciatori che il Barcellona può cedere sul mercato
Il Barcellona, nonostante sia una delle squadre più forti al mondo, non ha una rosa ampissima e ciò significa che cedere non è semplicissimo. Andrà via sicuramente un centrocampista, uno tra Rakitic, che ha da sempre molto mercato, e Vidal, storico obiettivo dell’Inter. Il croato proprio sul finire del mercato era stato tirato in ballo in un possibile doppio scambio con la Juve, gli altri nomi erano quelli di Bernardeschi, Rugani e Todibo. Ma se i catalani vogliono risolvere ogni tipo di problema economico possono decidere di sacrificare Dembélé, che ha ventidue anni, è stato pagato oltre 100 milioni e in questo momento è la quinta scelta in attacco, dietro pure il baby Ansu Fati.