Barcellona-Real Madrid, tre chiavi di lettura per un Clasico che vale un pezzo di Liga
La gestione della situazione politica in Spagna sembra essere molto precaria in occasione di alcuni eventi ma, al momento, al Nou Camp sembra tutto pronto per Barcellona-Real Madrid. La Liga attende un padrone da 17 gare e quello che è l'incontro più influente del calcio mondiale potrebbe suggerirlo tra poche ore. Culé e Merengues sono a pari punti (35) in testa quindi si tratta di un vero e proprio spareggio per la vetta della classifica, che potrebbe iniziare a stabilire delle gerarchie per il prosieguo del torneo. Se qualche settimana fa i catalani sembravano avere una migliore quadratura, con il passare del tempo Zinedine Zidane è riuscito a trovare il bandolo della matassa anche per i suoi e sarà interessante capire in quale zona di campo possono svilupparsi le situazioni più pericolose per entrambe le squadre.
Come fermare Messi?
Zinedine Zidane non ha perso in nessuna delle sue quattro partite al Nou Camp e lo ha fatto applicando piccole sfumature al suo impianto di gioco: per questo motivo il Barça deve essere preparato a diversi scenari che il tecnico francese può avere in testa in vista del match. Qualunque sia la scelta dell'allenatore del Real Madrid, sicuramente avrà pensato al modo di ostacolare le linee di passaggio per Lionel Messi.
- È fin troppo evidente che negli anni la squadra catalana è diventata sempre più dipendente dalle gesta del suo numero 10 e i compagni si muovono spesso in base a ciò che fa la Pulce: la formula per renderlo più partecipe è rendere il campo a sua disposizione il più grande possibile. Sarà vitale che i suoi due partner sulla catena di destra (Sergi Roberto e Rakitic) non invadano la sua zona, ma al contrario, tendano ad allargarla per permettergli di ricevere palla. Se il calciatore utilizzato come mezz'ala destra, oltre al terzino, lavorerà in questo modo, allora il numero dieci riuscirà a dare il suo apporto.
de Jong vs Valverde, gioventù al potere
Senza dubbio, uno dei duelli più interessanti della partita. I due giocatori che rappresentano la nuova linfa delle due big di Spagna. L'olandese è un calciatore che abbaglia per il suo modo di fare calcio e la sua capacità di riuscire a capire e a muovere il gioco mentre Federico Valverde è diventato essenziale per la sua capacità e per il suo modo di essere "sia di lotta, che di governo". L'uruguaiano ha dato ad una squadra vulnerabile un equilibrio incredibile e il suo lavoro al fianco di Casemiro è essenziale per la solidità dei blancos. Proprio per questo motivo l'interpretazione posizionale di Frenkie de Jong potrebbe risultare decisiva nel corso del match. L'ex volante dell'Ajax dovrà trovare un modo per mantenere la sua incidenza con il pallone tra i piedi, visto che è il giocatore del Barça con più passaggio nella metà campo avversaria, e dovrà cercare di tenere il più lontano possibile Valverde dalla sua linea difensiva.
- de Jong dovrà essere il più incisivo possibile nell'area dove la squadra catalana potrebbe sviluppare meglio il possesso e andare in verticale (la zona sinistra con Jordi Alba e Griezmann di fronte a Carvajal) ma, allo stesso tempo, dovrà rimanere come supporto della difesa in caso di ripartenza avversaria. Valverde, dal suo canto, può sfruttare una grande dinamicità e forza fisica per tentare di arginare il possesso palla catalano e intervenire sulle linee di passaggio per far ripartire velocemente i suoi compagni.
Benzema, lo spauracchio della difesa del Barça
Nella maggior parte dei casi, tutto ciò che si muove nella zona offensiva del Real Madrid ha come fonte Karim Benzema. Direttamente, con goal o assist, o indirettamente, con movimenti per i compagni, il francese riesce ad essere sempre determinante per la manovra della squadra di Zizou. Con 12 gol, 5 assist e 25 occasioni da rete create, il numero 9 dei blancos è dietro solo a Leo Messi come uomo più determinante per la propria squadra.
- Un altro dei punti importanti del Clasico sarà il lavoro difensivo per cercare di arginare il lavoro di Benzema: data la sua mobilità, non c'è una zona di campo specifica da tenere d'occhio ma la comunicazione e il coordinamento del triangolo Piqué-Lenglet-Busquets dovranno funzionare al meglio per evitare spiacevoli sorprese.