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Barcellona-Napoli, Gattuso: “Insigne se non è al 100% non parte titolare, voglio sentirlo da lui”

Alla vigilia di Barcellona-Napoli, gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, il tecnico dei partenopei è tornato a parlare di Lorenzo Insigne, che sta recuperando da un infortunio muscolare: “Ieri e oggi si è allenato con i compagni di squadra, ma voglio sentire da lui come sta, lui mi deve dire se è pronto per giocare con il Barcellona”.
A cura di Alessio Morra
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L'avvicinamento continua. Barcellona-Napoli, gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, si disputerà sabato 8 agosto (ore 21). Gattuso si è presentato con il solito piglio battagliero in conferenza stampa. Vuole un Napoli che non molli di un centimetro, mai, nemmeno per un secondo. Gli ultimi giorni sono stati segnati dal problema muscolare di Insigne, infortunatosi contro la Lazio nell'ultima di campionato. Il capitano è stato convocato, ma se non sarà in piena forma non sarà della partita, almeno dall'inizio.

Insigne in dubbio per il Barcellona

Il capitano del Napoli è sulla via del recupero, quasi completo. Gattuso spiega che Insigne ha ripreso ad allenarsi con i compagni di squadra, ma solo domani se sarà davvero al top giocherà dal primo minuto:

Ieri ha fatto il 50% dell'allenamento, oggi al 100% con la squadra. Voglio sentire che si sente al 100% domani, se non lo sarà non scenderà in campo dal primo minuto. Se è al 100% giocherà, ci darà una mano per fare una grande partita.

Barcellona avversario difficilissimo

In questa stagione i catalani non hanno vinto nemmeno un trofeo – solo Messi si è tolto una soddisfazione a livello personale ottenendo il titolo di capocannoniere. Ma non aver conquistato nulla è un ulteriore punto di forza, secondo Gattuso, per il Barcellona che ha la possibilità di riscattarsi e salvare la stagione in modo clamoroso in Champions: "Il fatto di non aver vinto nulla ancora e per la mentalità che hanno gli dà più forza. Sono abituati a vincere e io so che quando ti abitui a vincerlo poi vuoi farlo sempre. Noi domani abbiamo un Everest da scalare. Sappiamo che tipo di squadra ci aspetta e sappiamo che noi dovremo fare una grande prestazione, sia tecnica che tattica, e forse non basterà nemmeno. Sappiamo di affrontare grandi campioni, serve una grande partita per uscire con un buon risultato".

Bisogna leggere bene i numeri, non sono un tecnico difensivista

Dopo aver anche lui criticato questo calcio: "Ultimamente abbiamo fatto uno sport diverso. Il calcio non è questo", il tecnico del Napoli si è lamentato per l'etichetta che gli è stata affibbiata quella di allenatore difensivista, lui non è d'accordo su questo:

Bisogna saper leggere i numeri, in Italia forse non lo sappiamo fare abbastanza. Se l’organizzazione tattica viene scambiata per difensivismo non è un mio problema. Prima di levarsi l’etichetta di dosso, di Ringhio, ci vuole un po’ di tempo, ma va bene così.

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