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Barcellona-Messi, strappo totale: la Pulce comunica che non si presenterà ai test

Lionel Messi avrebbe comunicato ufficialmente al Barcellona di non volersi presentare ai test di inizio preparazione per la nuova stagione. Una rottura totale sulla quale l’argentino non ha alcuna intenzione di fare alcun passo per trovare un nuovo accordo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Lionel Messi non solo non ha voluto parlare con il Presidente Bartomeu che ha provato a ricucire lo strappo offrendo le proprie dimissioni. La Pulga ha comunicato al Barcellona che non si presenterà ai test di inizio nuova stagione come molti avevano invece anticipato. La rottura è totale e il '10' argentino sembra non solo non voler tornare sui propri passi ma anche non avere alcun contatto diretto con il club catalano che ha anche paventato la possibilità di una battaglia legale.

La stagione 2020/21 del Barcelona alza il sipario questa domenica con l'appuntamento alla Ciutat Esportiva per superare i primi test, passo fondamentale prima dell'inizio degli allenamenti di lunedì. In totale ci saranno 31 calciatori che sono stati convocati dal neo tecnico Ronald Koeman per sottoporre i giocatori ai test sul coronavirus.

Tutti gli occhi erano e sono puntati sulla decisione di Leo Messi a tutti gli effetti ancora un giocatore del Barcellona. Fino a mezzogiorno nessuno nel club sapeva con certezza se l'argentino sarebbe andato o meno alla Ciutat Esportiva per sottoporsi ai test anti Covid. In serata, l'emittente catalana "RAC1" ha assicurato che l'attaccante ha comunicato al Barça che non si presenterà domani per queste analisi, mantenendo la sua posizione di non proseguire con il club. Un messaggio forte e chiaro con cui la Pulga vuole andare fino in fondo: senza i test anti Covid, essenziali come da protocollo, non potrà scendere in campo in Liga.

Intanto, Leo Messi e Pep Guardiola si sarebbero incontrati in Catalogna per stabilire le basi del futuro della Pulga: un faccia a faccia al quale si sarebbe aggiunto anche il padre di Leo, Jorge, che dirige le fila sul futuro del figlio. Il Manchester City è forte sul giocatore più di ogni altro club. Se l'Inter sogna con la carta del Decreto Crescita e il Psg con la corte di Neymar, gli inglesi restano in Pole: contratto, ambizioni, l'amicizia con Aguero e Guardiola rappresentano un plus irraggiungibile

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