Barcellona-Inter, Eto’O: “Conte top, Lukaku bomber e senza Messi il Barça vale la metà”
Mercoledì sera l’Inter giocherà in casa del Barcellona. Una partita molto attesa, in cui i nerazzurri non partono come favoriti, ma certamente hanno la possibilità di giocarsela. Sei partite e sei vittorie in campionato per la squadra di Conte, i catalani di partite ne hanno già perse due nella Liga e hanno solo un punto in Champions. Samuel Eto’O, ex di entrambe le squadre, che con l’Inter riuscì a eliminare il Barcellona nella storica semifinale del 2010, ha parlato di questa sfida che si prevede spettacolare.
Conte, Lukaku e Messi
Si fida tantissimo di Antonio Conte e di Lukaku l’ex bomber camerunese che scommette sul belga e afferma che di tecnici come Conte ce ne sono pochissimi al mondo. Il Barcellona non brilla secondo Eto’O perché manca parecchio Leo Messi:
Ho visto il derby e ho notato che il club sta investendo tanto. Sogno di festeggiare a San Siro la prossima Champions League vinta dall’Inter: sento l’energia giusta per sognare in grande. Conte non perde mai di vista la vittoria finale, ce ne sono pochi così. Lukaku farà tanti gol. Il Barcellona? Le cose vanno male perché Messi ha giocato poco. Spero non ci sia contro l’Inter, perché se sarà in campo la partita non sarà mai 50-50.
Elogi a José Mourinho
Nell’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ Eto’O ha parlato di José Mourinho, allenatore fondamentale per la sua carriera:
Mi piacerebbe vederlo al Barcellona o al Camerun. Ricordo quando nel 2010 dopo la Coppa d’Africa mi tenne fuori per quattro partite, mi disse ‘Sei il mio giocatore migliore ma la squadra sta andando bene anche senza di te’. Mi ha fatto capire che la stella di una squadra è il gruppo.
Il problema del razzismo
In Italia è tornato prepotentemente il problema del razzismo, tanti calciatori di colore sono stati vittime di offese molto pesanti. Per Eto’O servono delle regole molto severe, mentre è inutile per lui chiudere gli stadi:
Servono regole dure, che siano rispettate. Non bisogna chiudere gli stadi, perché così si punisce anche chi non ha colpe. Ci sono tante telecamere, si può sapere sempre chi e cosa sta facendo e quelle persone non devono entrare mai più in uno stadio.