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Barcellona disperato dopo il Clasico, incursione nello spogliatoio dell’arbitro: “Perché?”

Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha fatto un’incursione nello spogliatoio dell’arbitro al termine del Clasico contro il Real Madrid. Il direttore di gara ha scritto tutto nel suo referto.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Dal 4 ottobre al 16 ottobre il Barcellona ha vissuto 12 giorni a dir poco neri. I catalani hanno giocato le due gare valide per la fase a gironi di Champions contro l'Inter perdendo 1-0 a San Siro e pareggiando 3-3 al Camp Nou mercoledì scorso. Risultati che hanno praticamente negato l'accesso agli ottavi alla squadra di Xavi (non matematicamente ma quasi ndr) che poi è crollata completamente nel Clasico. Al ‘Bernaebu' la sfida contro il Real Madrid è finita con il punteggio di 3-1 in favore delle Merengues capaci di mettere ko i blaugrana e portarsi a casa la partititissima della Liga.

Una partita che però è stato ricca di tensioni, come tradizione vuole, soprattutto dal punto di vista arbitrale. La stampa spagnola, ‘Cadena Ser' e ‘Mundo Deportivo', hanno raccontato un incredibile retroscena accaduto al termine della partita. Joan Laporta, presidente del Barcellona, si è detto danneggiato dalle decisioni dell'arbitro Sánchez Martínez, soprattutto sugli episodi specifici del possibile rigore non assegnato al Barcellona per fallo di Carvajal su Lewandowski e il rigore di Eric Garcia su Rodrygo. Al triplice fischio Laporta si è fiondato negli spogliatoi degli arbitri per esprimere tutta la propria rabbia e disappunto.

"Una volta finita la partita e la squadra arbitrale è entrata dentro lo spogliatoio, il presidente del FC Barcelona, ​​Joan Laporta Estruch, vi è entrato ripetutamente chiedendo spiegazioni su alcune situazioni della partita. Visti questi eventi, è stato invitato a lasciare lo spogliatoio dell'arbitro, senza ulteriori incidenti", scrive l'arbitro nel suo referto. Laporta ha chiesto "Perché" a proposito di alcune decisioni dubbie da parte dell'arbitro. Naturalmente, secondo il verbale, la protesta non è stata eccessivamente nervosa dal momento che il presidente del Barcelona andato via dagli spogliatoi senza grossi problemi.

Ma è l'ennesimo episodio arbitrale che scaturisce una reazione furiosa da parte del club catalano. Era già accaduto dopo la gara d'andata di Champions contro l'Inter quando l'arbitro, in quell'occasione, non assegnò un rigore al Barcellona per fallo di mano di Dumfries. A seguito di quell'episodio il club blaugrana si scagliò in maniera netta contro la Uefa e le parole di Laporta, anche in quell'occasione, non furono di certo morbide: "Il rigore non assegnato dal VAR a Milano su Dembele è scandaloso. L'arbitraggio non ci è piaciuto, ovvio. Ho reagito come dovevo e parlato con l'UEFA".

Nulla è poi accaduto a seguito di quello sfogo del Barcellona e nessun esposto ufficiale è stato poi presentato alla Uefa che comunque ha completamente ignorato le parole di Laporta. Sta di fatto che il clima di tensione che si respira attorno al Barcellona è davvero forte e testimonia la grande difficoltà di Xavi nel riuscire a tirar fuori dalla sua squadra il meglio specie negli appuntamenti importanti e decisivi in cui i catalani, negli anni passati e gloriosi , di certo non falliva.

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