Barcellona, crisi istituzionale: dimissioni per sei dirigenti
Nel pieno di un’emergenza sanitaria mondiale, che ha colpito pesantemente anche la Spagna, il Barcellona vive giorni complicatissimi. Perché è esplosa una crisi istituzionale. Nella tarda serata di ieri i due vicepresidenti Emili Rousaud ed Enrique Tombas hanno presentato le loro dimissioni, che sono irrevocabili. Hanno dato l’addio anche i dirigenti Silvio Elias, Maria Teixidor, Josep Pont e Jordi Clasamiglia.
L’addio dei vicepresidenti del Barcellona
Rousaud e Tombas erano stati messi in discussione da Bartomeu, nel corso dell’ultima riunione. Ci hanno pensato su, e dopo averci riflettuto hanno deciso i salutare la compagnia. Le ragioni della scelta sono rappresentate lo scandalo ‘I3 Ventures’. La resa dei conti era a un passo da tempo, ma certamente non si pensava a questi addii in massa con il CDA del Barcellona che perde così ben sei dirigenti. Lo stesso Bartomeu ora torna fortemente in discussione.
Lo scandalo I3 Ventures
I due ex vicepresidenti lasciano per le accuse dello scandalo ‘I3 Ventures’. Il club catalano mesi fa avrebbe versato un milione di euro a quella società a cui avrebbe chiesto di screditare e gettare delle ombre su diverse persone legate al club: da Messi e sua moglie Antonella, ai grandi ex Xavi, Guardiola, fino a Piqué, Laporta, Benedito e Font, rivali per la presidenza del club. Il Barcellona disse che non voleva screditare nessuno né tantomeno cercava di aiutare la reputazione di Bartomeu, ma solo che collaborava con quella società per monitorare la reputazione della società catalana sui social media.
Stipendio ridotto per i calciatori del Barcellona
Questo è un periodo molto particolare per tutto il mondo e anche il club catalano non ha vissuto splendide giornate. I calciatori non senza polemiche hanno accettato la riduzione dello stipendio, tanti dipendenti sono stati messi in cassa integrazione e tre tesserati sono stati contagiati dal Coronavirus.