Barcellona, Bartomeu nei guai: il presidente è accusato di corruzione
Non è certamente un momento felice per Josep Maria Bartomeu. Nel mirino della tifoseria del Barcellona per la decisione di lasciare la Spagna di Leo Messi, il presidente blaugrana (insieme ad alcuni dirigenti del club) è stato anche accusato di corruzione nell'ambito dell'inchiesta ‘Barçagate': il caso scoppiato nel febbraio scorso, quando lo stesso argentino e altri giocatori erano stati screditati attraverso i social network da una società strettamente collegata alla dirigenza catalana. A riportare la notizia dell'accusa mossa al numero uno blaugrana, è stato nelle ultime ore il quotidiano spagnolo ‘El Mundo', che ha raccontato il lavoro degli inquirenti e rivelato le prove a carico di Bartomeu.
Le operazioni finanziarie di Bartomeu
La polizia, che in questi mesi ha raccolto testimonianze e documenti importanti, ha dunque ritenuto il massimo dirigente del Barcellona responsabile di reati economici ai danni del club: tra questi anche quello di aver sopravvalutato alcune operazioni finanziarie (addirittura fino al 600%) per aggirare l'organo di controllo. Le accuse contro il numero uno catalano, rischiano ora di rovinare ancor di più il rapporto con Leo Messi e di portare vicino allo zero le possibilità di un ripensamento del Pallone d'oro in carica.
Senza il suo giocatore più forte e rappresentativo, e con accuse molto pesanti sulla testa, Bartomeu rischia a questo punto di lasciare la carica nella maniera peggiore. Il tutto a pochi mesi di distanza dalle elezioni del prossimo anno, attraverso le quali il consiglio direttivo del Barcellona avrebbe dovuto eventualmente rieleggerlo, e di fronte alla soddisfazione di Joan Laporta: ex presidente del club e anch'egli in corsa per vincere le prossime presidenziali e tornare a dirigere il club catalano