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Balotelli non trova pace, in 12 anni ha cambiato 10 squadre: l’ultima è in Svizzera

In Turchia sembrava aver trovato (finalmente) pace, la dimensione giusta per una seconda parte di carriera più serena. Dopo 13 mesi (e la lite con Montella) Balotelli lascia l’Adana Demirspor e sbarca nel campionato elvetico.
A cura di Maurizio De Santis
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Mario Balotelli lascia l'Adana, ha raggiunto l'accordo con gli svizzeri del Sion.
Mario Balotelli lascia l'Adana, ha raggiunto l'accordo con gli svizzeri del Sion.

Dieci squadre nel giro di 12 anni. Dal 2010, quando lasciò i nerazzurri, a oggi. Dall'Inter fino all'ultima frontiera degli svizzeri del Sion passando anche per Manchester City, Milan, Liverpool, Nizza, Marsiglia, Brescia, Monza e Adana Demirspor. Mario Balotelli le ha provate e cambiate (quasi) tutte. In carriera non ha mai trovato pace davvero. Ha avuto buone occasioni per esplodere e fare sfoggio del proprio talento, ma sul genio ha spesso prevalso la sregolatezza. Ha conosciuto la Serie A in piazze importanti e dalle grande tradizione sportiva, mai s'è spinto oltre le tante, troppe promesse di mettere la testa a posto e fare ‘solo' ciò per il quale è stato sempre ben pagato.

All'estero, in particolare in Premier League, erano rimasti affascinati da quel carattere di bad boy che in un torneo molto fisico come quello inglese può anche andar bene… a patto che non stia sempre a chiederti perché ce l'hanno sempre con te. "Perché sempre io?", scrisse sulla t-shirt che mostrò dopo un gol segnato col Manchester City. Il resto sono scampoli di polvere di stelle, con gli anni che passano (anche sulla carta d'identità) e le opportunità bruciate l'una di seguito all'altra, nei club come in Nazionale.

La lite tra Balotelli e Montella, separati dai membri dello staff dell'Adana
La lite tra Balotelli e Montella, separati dai membri dello staff dell'Adana

E pensare che Mancini aveva (ancora) pensato a lui per salvare il salvabile, tentare il tutto per tutto pur di non perdere la qualificazione ai Mondiali. È andata come nessuno avrebbe mai immaginato dopo il trionfo agli Europei, nella maniera più disastrosa e mortificante (è la seconda volta consecutiva). La notizia che Balotelli cambia club, invece, non provoca scalpore ma strappa una smorfia bonaria… di quelle che si fanno dinanzi a chi resta incorreggibile nonostante la buona volontà. Sul più bello, è costretto di nuovo a fare i bagagli e a cambiare aria.

La lite con Vincenzo Montella è stato (l'ennesimo) punto di non ritorno. Dopo quell'alterco furibondo tra tecnico e allenatore – che pure ne aveva tessuto le lodi, spendendo una buona parola con il ct – l'Adana ha fatto una scelta chiara: l'allenatore resta, lui va sul mercato.

In Turchia sembrava aver trovato (finalmente) pace, la dimensione giusta per una seconda parte di avventura nel mondo del calcio più tranquilla, continua. Invece no, è finito tutto male (di nuovo). Con l'Adana aveva ritrovato il fiuto del gol: nella scorsa stagione ne aveva realizzati 19, il suo secondo miglior rendimento dopo i 24 con il Nizza nel 2017-2018. È andata malissimo ma sono in pochi a stupirsene. Che peccato, davvero.

Cosa farà adesso Balotelli? Il Sion gli ha spalancato le porte. Visite mediche e firma gli offriranno ancora una chance per non buttarsi via. Dovrebbe mettere nero su bianco in calce a un contratto triennale con stipendio importante (3 milioni netti, secondo voci di mercato). Proverà con le sue reti a spingere un po' più in alto il club che nella massima serie elvetica è attualmente terzo. Se lo augura anche il presidente, Christian Constantin, affascinato da Super Mario e dal quel lato oscuro della forza che fa di lui croce e delizia.

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