Balotelli è arrivato al limite, esplode tirando in mezzo la mafia: “Il mondo veda questa vergogna”
Mario Balotelli non ci sta, si ritiene perseguitato ed alla fine esplode in una storia su Instagram pubblicata poche ore dopo la diffusione del video che lo ritrae nell'atto di fare il gesto del dito medio verso i tifosi del Basilea, nel match che il Sion ha pareggiato domenica per 0-0 al St. Jakobs-Park. "Why always me?", perché sempre io, deve aver pensato il 32enne attaccante bresciano, trasferitosi quest'anno dal club turco dell'Adana Demirspor alla squadra allenata da Paolo Tramezzani.
Balotelli aveva perso il controllo all'inizio del secondo tempo della partita tra Basilea e Sion, quando aveva incassato un duro intervento che non era stato ritenuto meritevole di alcun cartellino dall'arbitro. L'ex nazionale azzurro aveva protestato vivacemente col direttore di gara, reagendo poi alle provocazioni del pubblico di casa col gestaccio del dito medio sollevato per un attimo verso le tribune. Episodio che non è stato colto né dall'arbitro né dal VAR, che invece tre settimane fa aveva fatto espellere per lo stesso gesto un calciatore del Winterthur.
La reazione potrebbe adesso costare cara a Super Mario, visto che esiste un precedente analogo di tre anni fa in cui sulla base della prova video la Super League svizzera squalificò un giocatore per due partite. In caso di provvedimento simile, Balotelli dunque rivedrebbe il campo col Sion dopo la sosta per i Mondiali. E qualcuno già arriva a parlare di addio col club svizzero nel mercato di gennaio. Il bresciano non accetta che da vittima quale si sente venga fatto passare invece per poco di buono, un destino che per lui sembra non cambiare mai, pur cambiando invece squadre, campionati, arbitri e tifosi.
Balotelli passa dunque al contrattacco su Instagram, accusando con parole durissime l'intero movimento del calcio svizzero: "Federazione Svizzera. Non so che tipo di mafia siete ma credetemi i giocatori come me non sono orgogliosi di essere in una lega dove l'ingiustizia, la corruzione e l'incapacità sono sovrane. Il calcio è un lavoro e come tale tutti dobbiamo prenderlo sul serio, inclusi gli arbitri".
"Non continuerò a rischiare la mia salute in campo senza essere protetto dai falli degli avversari e dagli assalti dei tifosi – continua il messaggio – Non mi interessa davvero a cosa eravate abituati prima, ma dovete cambiarlo al più presto, e il mondo deve buttare un occhio su questa lega per vedere la vergogna che stanno facendo. Ho fatto un errore, pagherò per questo… La federazione ha sbagliato? Pagherà per questo.. L'arbitro ha fatto errori? Deve pagare anche lui". Uno sfogo pesantissimo che potrebbe avere conseguenze disciplinari altrettanto pesanti per Balotelli, mettendo anche in discussione la sua permanenza nel Sion.