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Balotelli a Chiellini: “Comportati da uomo e parla in faccia. Non sei un campione”

Mario Balotelli ha postato una story su Instagram nella quale ha risposto a Giorgio Chiellini che nel suo libro lo aveva definito un tipo “da prendere a schiaffi”. La replica dell’attaccante del Brescia: “Chissà cosa dirai un giorno dei compagni di oggi, strano capitano… Se questo vuol dire essere un campione, allora preferisco non esserlo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Da prendere a schiaffi per quanto fosse irritante a causa dei suoi atteggiamento. Inutile perché "non ci ha mai dato una mano" in Azzurro. Per nulla un attaccante forte. Negativo e un problema per il gruppo che non rispetta. Tre, quattro stoccate durissime di Giorgio Chiellini a Mario Balotelli. L'ex punta della Nazionale, oggi al Brescia, ha incassato il colpo e, uscito dall'angolo, s'è sfogato su Instagram. Quelle frasi buttate lì con tanta leggerezza non gli sono piaciute. E poi perché non dirgli tutto faccia a faccia, quand'era il momento?

Io almeno ho la sincerità e il coraggio di dire le cose in faccia – si legge nella story su Instagram dell'attaccante del Brescia. Tu dal 2013 avresti avuto tante occasioni per farlo, comportandoti da vero uomo, ma non l’hai fatto.

Delusione, rabbia e orgoglio. Balotelli chiude la sua replica a Chiellini mettendone in discussione il ruolo e "l'anima" di capitano di una squadra. Ne censura la delazione fatta a distanza di anni.

Chissà cosa dirai un giorno dei compagni di oggi, strano capitano – ha aggiunto Super Mario -. Se questo vuol dire essere un campione, allora preferisco non esserlo. E alla maglia azzurra non ho mai mancato di rispetto.

Cosa aveva detto l'attuale difensore della Juventus? Tra le pagine del suo libro "Io, Giorgio" non ha risparmiato critiche né riflessioni (nemmeno le più amare) nei confronti di alcuni ex compagni di squadra. Oltre a Mario Balotelli, ha messo nel mirino anche Felipe Melo. Altrettanto piccata la riposta del centrocampista brasiliano. Quanto all'attaccante del Brescia, Chiellini ne ha sottolineato la poca disciplina e ne ha sminuito le potenzialità. "Nel 2013, in Confederations Cup contro il Brasile, non ci diede una mano in niente. Per qualcuno era tra i primi cinque al mondo – l'affondo di Chiellini -, io non ho mai pensato neppure che potesse essere tra i primi dieci o venti".

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