Baldini si sfoga contro un suo calciatore: “Non si deve più permettere, può andare fuori dai c…“
Silvio Baldini non è uno che le manda a dire e lo ha confermato anche dopo la sconfitta interna del Pescara contro il Pineto. Il mister primo nel campionato di Serie C con la sua squadra nel post derby si è reso protagonista di uno sfogo pubblico contro un suo giocatore, ovvero l'esperto difensore Riccardo Brosco. In particolare Baldini se l'è presa molto per l'atteggiamento anarchico del classe 1991 che non ha rispettato le sue direttive.
Lo sfogo di Baldini contro un suo giocatore del Pescara dopo il ko con il Pineto
Anche in 10 uomini e con un risultato da recuperare, l'allenatore avrebbe voluto una maggiore disciplina tattica da parte dei suoi che avevano un "piano B" per ogni situazione. Ecco perché Brosco, non doveva tentare l'assalto finale: "L'unica cosa che non accetto, e gliel'ho detta davanti a tutti, è che Brosco non deve permettersi di fare quelle stron*ate, di andare a fare il centravanti senza chiederlo a me. C'erano sette minuti di recupero, ne abbiamo passati quattro nella nostra metà campo perché avevamo perso l'equilibrio difensivo".
Inoltre come se non bastasse il capitano del Pescara ha preso un'ammonizione pesante che gli costerà la squalifica. Un motivo di nervosismo in più per Baldini: "Come l'ho detto a lui ve lo posso dire anche a voi: non si può più permettere di fare quella cosa, né di andare a fare il centravanti e né di prendere un'ammonizione del ca**o, perché lui era diffidato ed è il nostro capitano".
Tutto con la massima chiarezza, senza nulla da nascondere: "Lo dico qui perché l'ho detto a lui, e al presidente: come li difendo a spada tratta voglio anche rispetto dei ruoli, perché altrimenti senza diventa una caciara e ognuno fa il suo. Con me non esiste. Si può perdere ma la faccia non la voglio mai perdere. Voglio chiarire che si può perdere ma non come abbiamo fatto noi nei minuti di recupero andando all'arrembaggio. Gli arrembaggi non esistono: li fanno le squadre che non hanno idee. C'era una logica di andare all'attacco anche senza centravanti".
L'avvertimento di Baldini per Brosco
Ai microfoni di Rete 8 poi Baldini ha ulteriormente chiarito il suo concetto, in maniera ancor più dura: "L'ho già detto e lo ripeto davanti a tutti perché a fine partita ho fatto i complimenti ai ragazzi: quando Brosco va a fare il centravanti mi sta sui cog**oni. Non lo deve fare più, perché altrimenti con me non gioca più. Loro sanno che io li difendo. Lui è il nostro capitano, ha preso un'ammonizione e non la doveva prendere, perché era diffidato. L'Armata Brancaleone non piace: a me piace perdere con umiltà e con serietà".
Perché Baldini ha deciso di sfogarsi in pubblico
Di fronte a chi potrebbe scandalizzarsi per il fatto di non tenere tutto all'interno della sacralità dello spogliatoio, Baldini spiega la sua filosofia: "Queste cose dovrebbero restare nello spogliatoio? No, perché io sono pronto a farmi ammazzare per difendere la mia squadra di fronte a tutti, però è già la seconda volta e gli ho detto di non farlo più. Lui sapeva che non doveva farlo e lo dico perché il Pescara è di tutti, non è mio. Il Pescara è dei tifosi, della città, della società, e tutti noi abbiamo un comportamento. Se tu questo comportamento non ce l'hai vai fuori dai cog***ni. Contano i valori, i principi: una squadra è una squadra quando ognuno fa il suo compito. Il portiere non può andare a fare il centravanti.
"Dico queste cose con grande lucidità e non a malincuore, perché l’usanza è quella di non dire niente ai giocatori e lamentarsi coi giornalisti. Io invece lo faccio per il bene della mia famiglia, lo devono sapere tutti quando si sbaglia perché dobbiamo essere responsabili. Le cose brutte non si nascondono, semmai si nascondono i complimenti e le carezze".