Baggio parla di “professori in tv incapaci di fare tre palleggi”, i tifosi: “Ce l’ha con Adani”
È un Roberto Baggio sereno e in pace con se stesso quello che torna a parlare dal suo ‘buen retiro' a contatto con la natura sulle pagine del ‘Venerdì di Repubblica'. L'ex Pallone d'Oro che ha fatto sognare tante generazioni di tifosi ha rotto completamente i ponti col calcio e rivendica con forza la sua scelta: "La gente si stupisce, ma bisogna che ci mettiamo d’accordo: quelli che senza pallone si sentono appagati e felici sono dei falliti?".
A 54 anni Baggio può permettersi di dire limpidamente quello che pensa a proposito di chi invece ha fatto scelte diverse dalla sua, ovvero ex calciatori rimasti nel mondo del calcio nella veste di commentatori ed opinionisti. Le sua parole sono impietose: "Mi mette a disagio dare giudizi sugli altri, non vado in TV. Vedo colleghi che sentenziano da professori, ma me li ricordo incapaci di fare tre palleggi con le mani".
Una frase che nel giro di poco tempo ha scatenato i tifosi su Twitter, facendo schizzare in tendenza uno ed un solo nome, in un oceano di opinionisti che proliferano su tutte le TV: quello di Lele Adani, debordante voce delle telecronache di ‘Sky', ma anche presenza abituale nelle dirette su Twitch con Bobo Vieri, Antonio Cassano e compagnia. Uno stile molto riconoscibile quello di Adani, pieno di metafore entusiastiche e citazioni che attingono al futbol dell'intero globo, ma anche un modo di raccontare il calcio in TV che divide il popolo pallonaro.
Ai parecchi detrattori di Adani le parole di Baggio sono sembrate dirette proprio all'ex difensore e su Twitter è stato un plebiscito: "Parla di lui". Curiosamente le carriere da calciatori di Baggio e Adani si sono sfiorate: il ‘Divin Codino' si è ritirato nel 2004 in maglia Brescia, dopo essere riuscito a mantenere in Serie A le ‘Rondinelle' nei 4 anni in cui vi ha militato, e proprio quell'estate Adani si è trasferito nella squadra lombarda, che sarebbe retrocessa a fine stagione.