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Avviso gravissimo dal Barcellona: “Non venite allo stadio con i colori dell’Inter”. È da corrida

Il clima torrido che accompagna Barcellona-Inter, tra polemiche e minacce, è stato reso ancora più rovente dal divieto, ingiustificato e gratuito, da parte del club catalano.
A cura di Alessio Pediglieri
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A Barcellona c'è un clima che si sta scaldando sempre più, in attesa della sfida all'Inter di Champions League e che il club catalano non sta contribuendo a stemperare, anzi. L'ultimo comunicato emesso ha sorpreso tutti perché tra le tante direttive per evitare una nuova Eintracht, è apparso anche un divieto ai limiti dell'assurdo, che rischia di trasformare una partita già troppo sentita, in una pericolosa corrida.

Lo ‘scandalo' che aveva fatto vergognare il club di Laporta e che ha lasciato un segno indelebile era esploso la stagione scorsa quando in occasione di Barcellona-Eintracht Francoforte si era assistito ad un Camp Nou quasi interamente invaso da tifosi tedeschi, che avevano tramutato la ‘casa' azulgrana in uno stadio da trasferta. Complice, la rivendita illecita e clandestina di migliaia di biglietti che tifosi del Barça ma anche diversi soci del club avevano rivenduto a prezzi folli, riempendosi le tasche e dando vita al clamoroso scenario.

Questa volta tutto ciò non si ripeterà: il Camp Nou sarà gremito all'inverosimile ma tra i cento mila che sono pronti a sfidare l'Inter e a incitare i giocatori di Xavi ci saranno migliaia di spettatori che tiferanno Barcellona e proveranno a spingere la squadra nel tentativo di cancellare subito il match di San Siro, finito con una sconfitta e intriso di polemiche.  Sugli spalti non ci dovranno essere più di 1.500 tifosi interisti, tanti sono stati i tagliandi riservati per la tifoseria avversaria. Perché ciò avvenga, senza alcun dubbio, il Barcellona ha diramato un nutrito ‘vademecum' rivolto ai propri tifosi – e di monito per quelli avversari – sulle procedure che avverranno per il controllo rigoroso dei tagliandi.

Alcune direttive possono apparire ferree ma necessarie: saranno considerati validi solo gli abbonamenti fisici per la stagione in corso, sia per l'entrata allo stadio sia per l'utilizzo dei parcheggi e l'accesso con le versioni digitali non è consentito. Il club catalano ha anche consigliato a tutti i tifosi – azulgrana e nerazzurri – di arrivare allo stadio il prima possibile, visto che saranno aperti i varchi di accesso per evitare la congestione, con i cancelli dello stadio che saranno aperti dalle 19:30. Il tutto possibilmente utilizzando i mezzi pubblici per raggiungere lo Spotify Stadium.

Attenzione particolare verrà data ai biglietti in possesso di ogni singolo tifoso. Essendo nominali, i dati presenti sui biglietti verranno controllati non più con un QR – facilmente copiabile – ma esclusivamente mostrando documentazione cartacea, con i documenti: se non coincidono, il biglietto corrispondente verrà ritirato. Pertanto i tifosi si devono assicurare di avere la documentazione pronta prima di arrivare ai varchi di accesso e ai cancelli dello stadio per evitare congestioni.

Se fin qui tutto può apparire forse troppo ligio ma pur sempre lecito, è una chiosa finale che lascia più che perplessi e che indica ai propri tifosi il rischio di non entrare allo stadio qualora dovessero indossare oggetti o indumenti con i colori nerazzurri: "Access to areas for home fans will not be permitted to those wearing Inter colours", ovvero "L'accesso alle aree per i tifosi di casa non sarà consentito a chi veste i colori dell'Inter".

Un particolare grave e comunque ingiustificabile perché un club che vieta ufficialmente di poter indossare i colori della squadra avversaria se non unicamente nel settore ospiti non era mai accaduto prima. Cosa significa? Semplicemente che ai tifosi neutrali o che simpatizzano per l'Inter che vivono in Spagna o che hanno acquistato un tagliando che non rientri nei 1.500 riservati ai nerazzurri, non sarà concesso entrare allo stadio e vedere la partita qualora si presentassero ai cancelli di altri settori. Un'imposizione gratuita tanto più che – a differenza di quanto accadde con l'Eintracht – in questa occasione da parte dei tifosi nerazzurri non c'è alcuna mobilitazione di massa per arrivare al Camp Nou oltre il numero dei biglietti già venduti.

Così, il divieto imposto dal Barcellona rischia di alzare maggiormente la temperatura attorno alla sfida che ha raggiunto livelli d'allarme dopo il match d'andata e le infinite polemiche successive. I tifosi organizzati del Barcellona sono pronti a dare battaglia e a farsi sentire all'interno del Camp Nou e la vigilia è stata caratterizzata da messaggi tutt'altro che cordiali verso il mondo Inter, sfociati in feroci minacce a Bastoni.  Giustamente il Barcellona sta caricando l'ambiente, ha già richiamato a raccolta la sua gente per avere il sostegno opportuno. Ma l'ultimo divieto appare un vero e proprio fallo antisportivo.

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