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De Laurentiis indagato per “falso in bilancio” nell’affare Osimhen: si attiva la Procura Federale

Si va verso il rinvio a giudizio per il Presidente del Napoli, che nel 2020 pagò 71,2 milioni di euro Osimhen, ma nella valutazione figurarono anche con cifre elevate dei calciatori che poi sono quasi scomparsi.
A cura di Alessio Morra
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Aurelio De Laurentiis è indagato con l'accusa di falso in bilancio per la questione dell'acquisto di Victor Osimhen. I magistrati della Procura di Roma hanno chiuso l'indagine nei confronti del presidente del Napoli. Anche il Napoli è coinvolto nel procedimento, con l'atto di chiusura delle indagini che è stato notificato anche agli altri indagati: si tratta dei membri del Consiglio di amministrazione che era in carica all'epoca dei fatti. Il procuratore federale chiederà gli atti alla Procura di Roma secondo quanto appreso da Lapresse.

In precedenza, in sede sportiva la procura guidata da Giuseppe Chiné chiese 11 mesi di inibizione per il patron dei partenopei ma il tribunale federale assolse lui e la società. In queste situazioni, vengono richiesti gli atti alla Procura della Repubblica che può eventualmente negarli se l'indagine penale è ancora in corso. Altrimenti può accadere come nel caso della Juventus, quanto tutto venne trasmesso alla procura federale.

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Victor Osimhen è stato acquistato dal Napoli nell'estate del 2020, praticamente nel periodo immediatamente successivo della pandemia. Di anni ne sono passati quasi quattro, ma da tempo si indaga su quella trattativa di mercato. Una prima indagine, da parte della giustizia sportiva in realtà, era stata chiusa senza il riscontro di illeciti sportivi a carico del club e del presidente. Il Tribunale federale nazionale della Figc per il caso plusvalenze non accolse la richiesta della Procura Federale che aveva chiesto 11 mesi e 5 giorni di inibizione, ma nell'aprile 2022 Napoli e De Laurentiis assolti con formula piena.

L'inchiesta della giustizia ordinaria sulle presunte plusvalenze fittizie relativa alla compravendita di Osimhen era già stata avviata dalla Procura di Napoli, ma lo scorso agosto è stata spostata a Roma, dove è stato approvato il bilancio del club Campione d'Italia, e nello scorso settembre si era parlato già dell'iscrizione nel registro degli indagati per falso in bilancio di De Laurentiis.

La Procura di Napoli aveva avviato le indagini e iscritto De Laurentiis nel registro degli indagati con la moglie (che è vice-presidente del club, due figli e alcuni componenti del consiglio di amministrazione. L'attaccante era stato acquistato per 70 milioni più 10 di bonus. Nell'operazione vennero inseriti quattro calciatori del Napoli, l'allora terzo portiere Karnezis (valutato 4,8 milioni) e tre giocatori che all'epoca erano nella squadra Primavera: Palmieri (7 milioni), Manzi (4) e Liguori (4). I tre ragazzi del vivaio tornarono rapidamente in Italia in prestito e hanno proseguito le rispettive carriere in categorie minori.

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Ora dunque dopo le indagini della Procura di Roma ci potrebbe essere il rischio di un processo con l'accusa di falso in bilancio per De Laurentiis, processo che di rimbalzo potrebbe avere delle conseguenze anche sul Napoli.

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