Aubameyang è del Barcellona, ma l’annuncio ufficiale non arriva: il motivo è più che chiaro
L'ultima giornata di calciomercato vissuta da Pierre-Emerick Aubameyang è stata a dir poco surreale e siè conclusa con un ultimo colpo di teatro. Volato in tutta fretta in mattinata verso Barcellona per chiudere l'accordo di mercato con i blaugrana, l'attaccante gabonese stava per tornare mesto a Londra con un charter nel tardo pomeriggio. L'accordo per giocare l'ultima parte di stagione in Liga stava infatti sfumando all'ultimo istante per una mancata intesa economica tra il Barcellona e l'Arsenal. Alla fine, tutto è rientrato e Aubameyang ha fatto e superato le visite mediche, per poi rescindere il proprio contratto con l'Arsenal. Alle mezzanotte (chiusura del mercato) non è stato annunciato, però, come nuovo acquisto. Il motivo? Il Barcellona può farlo con serenità, utilizzando la finestra degli svincolati, che chiude il 31 marzo.
Dalla Spagna erano rimbalzate nel pomeriggio voci incontrollate di una smentita da parte del Barcellona sulla lunghissima e complicata trattativa. Voci insistenti secondo cui il club non aveva concordato con Aubameyang il volo in città e la prenotazione delle visite mediche, tanto che dal centro medico, in cui si svolgono gli esami ai nuovi acquisti, era stata smentita anche la presenza delle telecamere di Barça Tv. Uno tsunami assurdo e inverosimile con il giocatore che sarebbe volato a Barcellona per pura villeggiatura e per iniziativa personale.
Invece, tutto si è rivelato un'autentica bolla di sapone, scoppiata a poche ore dal gong. Che ha messo a disagio tutti i protagonisti che hanno calato un improvviso quanto opportuno silenzio, per poi lavorare sotto traccia. La realtà era diversa: Aubameyang era stato ovviamente contattato dal Barcellona, con cui aveva preso un accordo di massima per giocare in prestito fino a fine stagione. Anche Xavi era d'accordo dell'arrivo dell'attaccante vista la mancanza di Dembelè, giocatore che non avrà più spazio in rosa dopo le ultime frizioni.
I problemi economici del Barcellona hanno rischiato di avere la meglio, o la peggio: si cercava infatti, l'ultima garanzia, per poter trovare l'accordo sul lauto ingaggio dell'attaccante che guadagna a Londra, circa 15 milioni di euro. Poi, lo stesso Aubameyang è venuto incontro al club, prima rescindendo il contratto con l'Arsenal per firmare quello nuovo da free agent, da svincolato. Il che non obbliga il Barça a dovergli dare il medesimo ingaggio, chiudendo un accordo non più di soli sei mesi ma di una stagione e mezzo, con termine a giugno 2023. Un vero e proprio "miracolo" come spiegato dal presidente Laporta. Nessun problema, invece, sul fronte medico: Aubameyang era stato colpito dal Covid e aveva avuto problemi cardiaci che lo avevano costretto a lasciare la Coppa d'Africa. Gli esami effettuati hanno escluso alcuna complicazione ulteriore, conferendogli l'idoneità agonistica.
Una giornata convulsa e per alcuni tratti talmente assurda che sui social si era scatenata l'ironia dei tifosi nel vedere un giocatore in balia degli eventi e una trattativa, oramai considerata sicura, che stava per saltare all'ultimo istante. Così, la surreale vicenda dell'attaccante gabonese, poi finita positivamente, ha riportato alla ribalta altre trattative clamorose sfumate all'ultimo secondo. Come ad esempio la storia che coinvolse il 31 gennaio 2011, nell'ultimo giorno di mercato, Peter Odemwingie. Lo stesso ex calciatore oggi ha scritto su Twitter nei minuti in cui era rimbalzata la notizia della trattativa sfumata di Aubameyang.
Peter Odemwingie è infatti un vero e proprio mito dei trasferimenti mancati. Doveva trasferirsi dal WBA al QPR per 3 milioni di sterline nel 2013 poi tutto svanì in modo rocambolesco. La partenza da Birmingham per raggiunger dell'ultimo giorno utile per le trattative. Odemwingie arriva a Londra, per effettuare le visite mediche e firmare il contratto. Alle porte della casa del suo nuovo club, il giocatore rilascia anche un’intervista trionfale a Sky, parlando già da nuovo giocatore del QPR. Ma ad attenderlo non ci sarà nessuno.
Aspetterà fino all'ultimo, senza fortuna per ritornare tristemente a Birmingham, senza avere spiegazioni sull'accaduto. "Purtroppo è la sfortunata realtà delle cose. E’ un bravo ragazzo, ma dev’esserci stato un’errore" dirà poi Harry Redknapp, allenatore del Qpr, dopo l’incredibile vicenda sulla quale lo stesso Odemwingie si è divertito a ritornare seguendo le vicissitudini di Aubameyang.