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Attacco alla Juventus: “Ha 120 calciatori e fa speculazione, li prende a 1 per rivenderli a 5”

Ad accusare la dirigenza della Juventus è il neo presidente del Tolosa (Ligue 2): “Non si tratta di trading ma di pura speculazione. Giocano sui calciatori: li acquistano sapendo che non li manderanno mai in prima squadra ma solo per rivenderli a 5 volte tanto. Non è il modo sano per uscire dalla crisi, è necessario coltivare i giovani e farli crescere”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'attacco diretto alla Juventus e alla sua gestione arriva direttamente dalla Francia. A lanciarlo è stato il presidente del Tolosa, Damien Comolli, già direttore sportivo del Liverpool e scouting manager del Monaco e dell'Arsenal. Un dirigente che conosce molto bene il mondo del calcio e tutti i suoi aspetti, nonchè le dinamiche di gestione dei club. E così, il neo patron del club di Ligue 2, la cui carica ha assunto nel luglio 2020, spiegando la situazione in seno alla propria società non ha mancato di puntare il dito accusatore sul principale club italiano.

La polemica scoppia nel momento in cui a Comolli viene domandato come si possa uscire dalla attuale situazione difficile a livello finanziario. Il Covid, la pandemia, i mancati incassi. Tutto lascerebbe prevedere una nuova estate di difficoltà e di privazioni per le società calcistiche: "Si dovranno rivedere gli stipendi, il personale assunto, valutare azioni a largo raggio per il triennio 2021/2023" asserisce Comolli che poi entra nel merito: "A meno che non si faccia speculazione, come la Juventus".

Il sasso è lanciato: "Non si tratta di trading" sottolinea il presidente del Tolosa – club appena acquistato da un fondo investimenti americano – ma di semplice e chiara speculazione finanziaria. La società bianconera ha circa 120 giocatori sotto contratto ma a disposizione in rosa ne tiene 25 al massimo. Perché ne preferisce gestire così tanti? Sono entrate aggiuntive grazie alla vendita di giocatori che non hanno intenzione di utilizzare in prima squadra. In praticali compra per un milione e li rivende per cinque".

Nulla di illecito, ovviamente, ma per Comolli è una pratica scorretta nei confronti dei calciatori: "Anche altri club lo fanno, ma non c'è correttezza nei confronti delle persone. Io non sottoscrivo affatto questa pratica amministrativa. E non credo sia questa che ci permetterà di uscire dalle difficoltà. L'obiettivo è di coltivare i giovani all'interno del cluv, quello è il vero valore aggiunto".

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