Atalanta-Verona, l’allievo Juric sfida il maestro Gasperini: “Mi ha insegnato tutto”
L'allievo e il maestro. In questo momento in Serie A queste due parole unite si abbinano a Gasperini e a Juric. Il primo è l'allenatore dell'Atalanta, il secondo del Verona. Juric è stato un fedelissimo del tecnico piemontese, è stato un suo giocatore al Genoa, anzi è stato il Capitano dei rossoblu e poi per alcune stagioni ha fatto da vice-allenatore di Gasp, poi ha deciso di andare per la sua strada, che è stata molto proficua. Si sono già incontrati due volte, lo scorso anno, due partite, belle, intense che portarono quattro punti all'Atalanta e solo uno al Verona (3-2 in rimonta a Bergamo e 1-1 a luglio nella gara di ritorno). Atalanta e Verona sono due squadre che hanno un'identità simile, perché hanno due tecnici che hanno un identico principio di gioco.
Perché Juric ha studiato il suo maestro, lo ha fatto bene, con profitto e intelligenza e ha modellato la sua squadra, il Verona, seguendo i principi di gioco e le idee di Gasperini, ma non in modo assoluto. D'altronde ogni allenatore vuole metterci del suo, sempre. Sabato sera nell'anticipo delle 20.45 l'Atalanta attende il Verona, andrà in scena il terzo atto delle sfide tra Gasperini e Juric. Alla vigilia della partita il tecnico del Verona ha di nuovo elogiato quello dell'Atalanta ha usato belle parole, ma ha ricordato anche alcune grandi differenze tra i due:
Lui mi ha insegnato tanto a livello calcistico, e non solo, è stato l’unico che mi ha permesso di crescere molto, soprattutto agli inizi della mia carriera. Siamo però diversi sotto alcuni aspetti, sia dal punto di vista caratteriale che sotto il profilo più squisitamente tecnico. A Bergamo Gasperini è stato in grado di creare una squadra ‘mostruosa’. Lui e l’Atalanta sono ormai due eccellenze consolidate.
Tatticamente siamo simili, Gasperini e il gemello Juric
Ma già in passato aveva esaltato il suo maestro che aveva definito uno dei migliori al mondo e lo aveva messo sullo stesso piano di Klopp e Guardiola. Juric ora proverà a fare lo sgambetto a Gasperini, che nei mesi scorsi parlando del croato confermò le similitudini: "Sta facendo cose straordinarie, tatticamente siamo simili: è stato otto anni mio giocatore e poi mio collaboratore. A Crotone ha conquistato una promozione storica e con il Verona si è confermato".