Atalanta-Valencia a Oliver, l’arbitro col “bidone dell’immondizia al posto del cuore”
"Ha un bidone dell'immondizia al posto del cuore". Ricordate chi era l'arbitro di Real Madrid-Juventus che nel 2018 fece infuriare i bianconeri e Gigi Buffon? Ricordate il nome del direttore di gara che concesse a tempo scaduto il calcio di rigore decisivo per la qualificazione dei blancos? Se la memoria non vi aiuta, sappiate che a essere designato per Atalanta-Valencia è Michael Oliver: sarà lui a dirigere l'andata degli ottavi di Champions League in programma mercoledì 19 febbraio al Gewiss Stadium di Bergamo.
Juve beffata, rimonta vanificata dal calcio di rigore
L’ultimo precedente del fischietto inglese con un’italiana è rimasto scolpito tra i brutti ricordi dei tifosi bianconeri, gelati dalla decisione di assegnare la massima punizione agli spagnoli per un fallo di Benatia su Lucas Vazquez. A incaricarsi della battuta fu Cristiano Ronaldo e non sbagliò la conclusione. Quel che accadde dopo pure fa parte della cronaca di quei momenti segnati dalla rabbia della "vecchia signora" che si sentì scippata e penalizzata da quella decisione, frustrata per essere stata eliminata dopo aver rimontato al Bernabeu il risultato dell'andata (0-3) giocando una partita perfetta.
La rabbia e lo sfogo di Buffon contro l'arbitro inglese
"You pay, you pay…". "Tu paghi, tu paghi". Sbottò Giorgio Chiellini nei confronti di alcuni calciatori del Real in quei momento caldissimi, poco dopo l'assegnazione del penalty. Passava e ripassava nei pressi del dischetto per calpestare l'erba, creando solchi coi tacchetti per tormentare quella zolla e magari rendere più difficile la battuta. Benatia – autore della spinta che venne sanzionata – era incredulo. Buffon aveva un diavolo per capello: affrontò l'arbitro Oliver faccia a faccia, inveì contro di lui e venne espulso. Nel dopo-partita si lasciò andare a uno sfogo durissimo: "Senza personalità e con l'immondizia nel cuore. Non capisce un cazzo", così parlò del fischietto inglese. Per quell'episodio Buffon venne squalificato dalla Uefa per 3 giornate che scontò nella stagione successiva, tra le fila del Paris Saint-Germain.