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Atalanta punita da un rigore scandaloso contro il Bruges, Bergomi sconcertato: “Questo non è calcio”

Un discutibilissimo calcio di rigore assegnato dall’arbitro in pieno recupero condanna l’Atalanta alla sconfitta sul campo del Club Brugge nell’andata del playoff della Champions League. Bergomi in telecronaca su Sky è sconcertato.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Club Brugge vince 2-1 l'andata dei playoff di Champions League ma l'Atalanta schiuma rabbia per quel rigore concesso al 94°. "Questo non è calcio", esclama Beppe Bergomi durante la telecronaca del match, incredulo per la decisione presa dal direttore di gara. Non c'è stata nemmeno la revisione al Var, poi Nilsson trasforma dal dischetto infliggendo l'amara sconfitta alla Dea.

Una sconfitta che sa di beffa per l'Atalanta anche se quella che si è vista allo Jan Breydel Stadion di Brugge non è stata la solita Dea europea: i nerazzurri per lunghi tratti della partita infatti hanno sofferto e non poco il dinamismo e la velocità dei padroni di casa mostrando anche qualche sanguinosa disattenzione che ha fatto infuriare Gian Piero Gasperini.

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Su tutte, ovviamente, quella che ha permesso alla formazione belga di passare in vantaggio, cioè l'erroraccio in fase di palleggio tra Hien e Posch che ha regalato il pallone a Talbi che tutto solo ha potuto servire al limite dell'area di rigore Jutgla che con una potente conclusione non ha lasciato scampo a Rui Patricio siglando il gol del momentaneo 1-0 dopo appena 15 minuti di gioco. Una rete che ha fatto sbandare i bergamaschi che però, pur soffrendo, hanno dato vita ad una reazione che poco prima dell'intervallo ha generato l'1-1 con il perentorio stacco di testa di Mario Pasalic sul perfetto cross di Zappacosta a scacciare i fantasmi e permettere ai suoi di rientrare negli spogliatoi sul risultato di parità.

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Nella ripresa la partita diventa ancora più vibrante con le due squadre che si affrontano a viso aperto creando occasioni da gol da un lato all'altro del campo senza però riuscire a trafiggere il portiere avversario e siglare il gol che avrebbe fatto pendere la bilancia da un lato o dall'altro. Fino a quando però, a tempo ormai quasi scaduto, l'arbitro, il turco Meler, non assegna il discutibilissimo calcio di rigore per una presunta sbracciata di Hien su Nilsson.

Lo sfogo del commentatore Sky Beppe Bergomi in telecronaca non lascia spazio a dubbi riguardo alla decisione presa dall'arbitro in campo: "Ma no, no! Ormai quando alzi il braccio e tocchi la faccia, niente. Gli arbitri ormai sono una cosa… Ma non è mai rigore questo. Ma è davanti. Si mettono sempre le mani in faccia e vanno per terra, non c’è niente. Io mi arrendo, ragazzi. Basta. Questo non è più calcio" ha difatti chiosato lasciando trasparire tutta la propria contrarietà per quel calcio di rigore decisamente troppo generoso concesso alla formazione belga che ha condannato oltremodo l'Atalanta.

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