L’Atalanta presenta la nuova maglia ma sbaglia città: lo skyline disegnato non è di Bergamo
L'Atalanta gioca la sua 18^ gara di campionato sabato pomeriggio alle 15:00 al Gewiss Stadium, sfidando la Roma. Una partita tra due big della nostra Serie A che potrebbe ulteriormente rilanciare i sogni di gloria da parte degli orobici, oggi terzi in classifica a soli tre punti dalla vetta, occupata dall'Inter. Un'occasione d'oro in caso di successo anche per scacciare di nuovo lontano un'altra pretendente alle prime posizioni, la Roma di Mourinho attualmente sesta a -9 dalla Dea. Che, per l'occasione, si vestirà con una maglia tutta speciale.
Colori tradizionali, il nero e l'azzurro, a strisce. Una divisa dal sapore classico che non avrebbe nulla di speciale se non fosse per qualche particolare unico. Contro la Roma, sabato alle 15:00 l'Atalanta scenderà in campo con una maglia che diventerà subito dopo il 90′ un oggetto da collezione. Due gli elementi distintivi: il patch che apparirà sulla spalla e lo skyline di Bergamo Alta sul bordo basso della casacca. Tutto molto bello: peccato che lo sfondo sia della città sbagliata. Non è Bergamo Alta, bensì Torino.
L'ennesimo omaggio alla città, verso la quale il club orobico è legato da un profondissimo legame ulteriormente rinsaldato dopo quanto accaduto durante la pandemia, si è trasformato così in una clamorosa gaffe grafica in una divisa che è stata presentata ufficialmente anche sui vari account social del club. La maglia varerà l'edizione 2021 del Christmas Match, l'incontro sotto Natale che quest'anno coincide con il match interno contro la Roma e che il club orobico porta avanti oramai da dodici anni.
Tutto, ovviamente, a fini benefici perché le divise, appena conclusa la partita, saranno messe all'asta con il ricavato che sarà interamente devoluto all'Associazione Amici della Pediatria Onlus che dal 1990 opera all'interno dell'ospedale ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Di certo, più che nel passato, queste divise andranno a ruba a suon di rialzi tra ilarità e rabbia dei tifosi orobici sui social: lo scopo è encomiabile ma l'errore è di quelli che rendono il pezzo unico, da vera e propria collezione.
