Atalanta-Napoli 2-0, Pasalic e Gosens castigano i partenopei
L'Atalanta ha ricominciato esattamente da dove aveva finito. Dopo il successo di Valencia e il blocco del campionato e delle coppe per l'emergenza Coronavirus, la Dea è infatti tornata in campo convincendo e soprattutto…vincendo. Con quella ottenuta in casa in occasione della ventinovesima giornata di Serie A, la formazione orobica ha messo a referto la sua quarta vittoria consecutiva: un successo che permette a Gasperini di blindare il quarto posto. Dopo il trionfo in Coppa Italia e due vittorie di fila, Gattuso deve invece fermarsi, senza sfruttare la possibilità di allungare sul Milan settimo in classifica.
Napoli ordinato e attento nel primo tempo
Nel primo tempo, c'è stato molto equilibrio tra Atalanta e Napoli. In campo con Gomez e Pasalic alle spalle di Duvan Zapata, l'undici di Gasperini ha provato a fare la partita trovando però un Napoli ben organizzato, molto stretto tra i reparti e pronto a ripartire. Grazie al classico 4-3-3 e all'inserimento di Politano nel tridente ‘leggero' con Insigne e Mertens, la formazione di Gattuso ha infatti confermato l'ottimo momento psicofisico delle ultime settimane. Al di là dell'infortunio ad Ospina, che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, nei primi 45 minuti le emozioni sono però arrivate con il contagocce: un colpo di testa alto di Koulibaly, un paio di conclusioni velenose di Gomez e una mezza chance per Politano.
Pasalic sveglia l'Atalanta
Il gol di Mario Pasalic, arrivato dopo soli due minuti della ripresa, ha invece dato il via ad un'altra partita: più divertente e avvincente di quella vista prima del riposo. Dopo aver in parte sofferto l'intraprendenza dell'avversario, l'Atalanta è infatti tornata sull'erba del Gewiss Stadium con un altro atteggiamento e con la voglia di far male al Napoli. Per il raddoppio è dunque bastato aspettare pochi minuti. La rete di Gosens, generata da un contropiede fulminante, ha così messo la gara in discesa per i bergamaschi. A nulla è servito l'orgoglio dei partenopei che, nonostante una buona reazione e gli ingressi di Lozano, Milik e Callejon, non sono riusciti a superare Gollini e a riaprire la partita.