Atalanta-Lazio 3-2: La Dea rimonta e fa un regalo alla Juventus
La 27ª giornata potrebbe essere stata quella della svolta per la corsa Scudetto nella strana Serie A 2019/2020. La Lazio non è riuscita a rispondere alla Juventus, vittoriosa a Bologna: i biancocelesti si sono presentati all'esame Atalanta preparati e volenterosi, ma non hanno retto al cospetto dell'esigente test del Gewiss Stadium, cedendo per 3-2 sulla distanza, in rimonta, dopo l'ottimo avvio di gara.
C'era grande curiosità di vedere all'opera la Lazio, l'ultima delle grandi a scendere in campo dopo il lungo stop a causa della pandemia. Tre mesi in cui, evidentemente, i biancocelesti hanno accumulato fame, voglia di giocare, divertire e vincere. I primi 10 minuti sono autorevoli e veementi e portano la squadra di Inzaghi sullo 0-2: frutto di una situazione fortunosa, l'autorete di De Roon, e lo splendido gol di Milinkovic-Savic. L'Atalanta, come raramente si è visto, è sovrastata nel ritmo e nelle idee e rischia persino di incassare il terzo gol. Ad Immobile capitano un paio di palloni buoni, ma il capocannoniere del campionato deve ricalibrare la mira dopo la lunga pausa. E così gli orobici restano aggrappati alla partita e piano piano ci rientrano, ritrovando trame e misure consuete. E il gol, con Gosens, su una classica giocata della Dea di Gasperini in chiusura di primo tempo.
Al rientro in campo entrambe le squadre fanno i conti con un serbatoio già in prossimità della riserva e la velocità della partita ne risente. Chi patisce di più il caldo e la stanchezza, però, sembra essere la Lazio, che fatica a restare compatta, a ripartire e progressivamente cede campo e iniziativa all'Atalanta. Le occasioni migliori del secondo tempo sono tutte di marca nerazzurra e al 66′ arriva il meritato pareggio: un gioiello firmato Malinovskyi, che batte Strakosha con un bolide mancino da fuori area. Il pari consente all'Atalanta di ritrovare nuove energie, chissà dove, e trasformano il finale in una graduale assedio all'area di rigore biancoceleste. La Lazio dà la sensazione di essere alle corde e capitola definitivamente a dieci minuti dal termine, ad opera di Palomino, bravo a sfruttare una brutta uscita di Strakosha su calcio d'angolo. Il gol che chiude una delle partite più bella dalla ripresa del campionato, potenziale crocevia della corsa Scudetto.