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Atalanta, Gomez e i dubbi sulla ripresa del campionato: “Giocare a 30 grandi? Complicato”

Il ‘Papu’ Gomez in una diretta via social ha parlato del prossimo rientro all’attività, non prima del 3 maggio: “Vorrà dire che se tutto andrà bene lavoreremo e giocheremo in estate e non sarà facile: temperature attorno ai 30 gradi, servirà una preparazione adeguata”. Poi, sulla quarantena: “Il frigo mi tenta ogni dieci minuti ma resisto. E prossimamente ci sarà una iniziativa che coinvolgerà tutto il calcio”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il ‘Papu' Gomez ha voglia di tornare alla normalità, ridando alla gente la speranza che tuto possa tornare come prima. In una Bergamo devastata dalla pandemia di Covid-19, l'argentino continua la preparazione chiuso a casa come tutti i suoi compagni, seguendo notiziari per capire l'evoluzione della malattia e rimanendo in contatto con club e tifosi. Via social, rigorosamente, unica finestra aperta per poter parlar con il mondo. E il Papu lo ha fatto in compagnia dell'ex compagno Andrea Petagna tornando anche sul tema della ripartenza del campionato.

L'ultima direttiva governativa imporrà il coprifuoco fino al prossimo 3 maggio. Ma non è uno sciogliete le righe, è semplicemente una nuova data in cui fare il punto della situazione. Anche per il calcio è un punto di riferimento su cui costruire qualche idea. Vorrebbe dire poter tornare ad allenarsi in modo tradizionale, in campo, pur mantenendo le norme sanitarie. Vorrebbe anche di re fare partite il countdown per il ritorno del campionato, dopo due-tre settimane dalle prime sessioni.

Temperature alte, una preparazione particolare

Il Papu è convinto che si possa tornare, anche se sarà molto difficile: "La situazione è ancora delicata, bisogna rispettare le regole fino alla fine. Poi potremo giocare da maggio in poi? Sarà difficile, le temperature sono già alte. Solamente svolgere un allenamento a 30 gradi sarà complicato, figuriamoci a giocare. Bisognerà prepararsi in modo particolare perché non siamo preparati".

Tra frigo e solidarietà, la quarantena del Papu

Poi, il pensiero alla quarantena forzata, tra la tentazione di mangiare di tutto, "apro il frigo ogni 10 minuti, chiusi in casa è difficile pur sapendo che un atleta si deve regolare", alle iniziative volte ad aiutare le persone: "Ho preso contatti con alcune persone che lavorano in Spagna e ci potrebbe essere una iniziativa che coinvolga il mondo del calcio a livello globale. Al momento non dico nulla ma qualcosa spero si possa sapere già nei prossimi giorni".

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