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Assocalciatori, dubbi sul protocollo: “Non garantisce la conclusione del campionato di Serie A”

L’Associazione Italiana Calciatori, al termine dell’incontro con i rappresentanti della Serie A e il dottor Della Frera ha esternato in un comunicato le perplessità sia sulle tempistiche della ripresa del campionato e sia sul nuovo protocollo. Dubbi sulla gestione delle eventuali positività, che a detta di Assocalciatori non “sembrano idonee a garantire la conclusione del torneo”.
A cura di Marco Beltrami
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L'Associazione Italiana Calciatori si è detta perplessa sulle tempistiche relative alla ripresa della stagione. Al termine di un incontro andato in scena oggi con i rappresentanti delle squadre di Serie A e il dottor Walter Della Frera, l'Aic ha diramato un comunicato per fare il punto della situazione. Numerosi i dubbi sul "nuovo" protocollo e in particolare sulla gestione delle eventuali positività, che a detta di Assocalciatori non "sembrano idonee a garantire la conclusione del campionato".

AIC, perplessità sulle tempistiche per la ripresa della Serie A

Non sono poche le perplessità dell'AIC sull'argomento relativo alla ripresa del campionato, con il 13 giugno possibile data per il ritorno in campo. In una nota il gruppo presieduto da Damiano Tommasi ha sottolineato in primis i dubbi relativi alle tempistiche: "L’ipotesi del ritiro per la creazione del ‘GRUPPO Squadra' è stata valutata e condivisa fin dall’inizio, ma in assenza di date certe per la ripresa del campionato 2019/2020 appare prematura ogni valutazione sulle tempistiche di svolgimento dello stesso"

Per Assocalciatori con il nuovo protocollo c'è il rischio di doversi fermare nuovamente

Un altro punto che non convince Assocalciatori è quello relativo alla gestione delle eventuali positività. In Italia, al contrario di quanto dovrebbe avvenire in Germania, Spagna e Inghilterra, in caso di giocatore contagiato, tutta la squadra finirebbe in isolamento. Una situazione che inevitabilmente mette a repentaglio la conclusione del torneo: "Inoltre, le modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del “GRUPPO Squadra”, così come definite dal nuovo protocollo, non sembrano idonee a garantire la conclusione del campionato; esiste il concreto rischio di doversi fermare nuovamente non appena si potrà tornare in campo, vanificando così tutti gli sforzi profusi".

L'AIC chiede maggiore chiarezza sul protocollo e nuovi confronti con gli addetti ai lavori

A tal proposito l'AIC spinge per nuovi confronti, per chiedere maggiore chiarezza sul protocollo: "L’esigenza sentita da tutti noi è quella di avere chiarezza sui futuri protocolli concretamente attuabili nelle settimane successive alla prima fase di ritiro, soprattutto con riguardo alle modalità di svolgimento delle partite di campionato; la consapevolezza dei passi da compiere per tornare in campo ci aiuterebbe a condividere un percorso, senza malintesi e rischi inutili in questo momento. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni si valuteranno ulteriormente tutti gli aspetti critici, anche attraverso un confronto con i medici, i tecnici e gli arbitri che, come i calciatori, non vedono l’ora di trovare la giusta modalità di ripresa, preservando l’incolumità e garantendo l'uniformità di trattamento per tutte le persone coinvolte".

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