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Ashley Young attacca il videogioco FIFA: “69 di velocità per me? Troppo basso, non scherziamo”

L’esterno dell’Inter Ashley Young si è scagliato contro i programmatori del videogioco FIFA 21 prodotto dalla EA Sports. L’ex del Manchester United si è arrabbiato per la valutazione che gli è stata data: “Potrei andare avanti, ma non posso accettare 69 come valore della velocità. Andiamo… Ea Sports”.
A cura di Alessio Morra
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Al già lungo elenco di calciatori che si sono lamentati, in questi anni, pubblicamente per i voti attribuiti dal videogioco FIFA si aggiunge il nome di Ashley Young, calciatore inglese dell’Inter che su Twitter ha scritto un post duro nei confronti dei programmatori del videogioco che gli hanno dato solo ’69’ di velocità. E in effetti ha ragione l’ex del Manchester United che fa della corsa uno dei punti di forza da sempre, prima di diventare con Ferguson un esterno difensivo da giovane faceva l’ala: “Potrei andare avanti, ma non posso accettare 69 come valore della velocità. Andiamo… Ea Sports”. E a corredo ha postato un’immagine della card a suo nome di FIFA 21.

La proposta di Lukaku contro FIFA 21

Young non è il primo giocatore dell’Inter che si lamenta dei voti assegnati da EA Sports. Perché prima di lui si era sfogato, sempre rigorosamente su Twitter, Romelu Lukaku. L’attaccante belga non aveva per niente gradito la valutazione totale di 85 che gli era stata data e con un tweet aveva voluto mostrare tutto il suo disappunto. A differenza di Young, Lukaku oltre a essersi lamentato ha anche scritto che quei voti erano volutamente sbagliati. Perché i ‘ratings’, secondo lui, creano grosse discussioni, tra i calciatori stessi e naturalmente anche sui social, e in questo modo facevano il gioco della casa produttrice che ne guadagnava in pubblicità. Lukaku aveva una valutazione complessiva di 85 ed era, seppur di poco, fuori dalla top ten dei più grandi attaccanti, l’interista è collocato al 13° posto: “Cerchiamo di essere onesti, Fifa voleva pasticciare le valutazioni in modo che noi giocatori iniziassimo a lamentarci del gioco per dare loro più pubblicità… Non faccio parte di questa me**a. So quello che faccio”.

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