Arteta escogita un piano per battere Guardiola ai rigori: così l’Arsenal ha sconfitto il City
L'Arsenal ha alzato il suo primo trofeo dalla FA Cup del 2020 e lo ha fatto battendo il Manchester City, vincitore del Treble lo scorso anno e rivale dei Gunners nella corsa alla Premier League. La squadra di Mikel Arteta è riuscita ad aggiudicarsi il Community Shield avendo la meglio ai calci di rigore: i Gunners hanno trovato il pareggio all'undicesimo minuto di recupero con Leandro Trossard, rimettendo in equilibrio il risultato dopo il gol di Cole Palmer e negando ai Citizens la gioia del primo titolo della stagione 2023/24.
Per la prima volta Arteta è riuscito a battere Pep Guardiola e si è portato a casa anche un titolo, che è importante per mettere le basi in vista della solita lunghissima annata calcistica oltre la Manica.
I campioni d'Europa in carica si sono arresi solo dagli undici metri e a tradire ai rigori il City sono stati Kevin De Bruyne, che ha colpito la traversa; e Rodri; ipnotizzato da Ramsdale; mentre per i Gunners sono andati tutti in gol.
Odegaard, Trossard, Saka e Vieira: tutti hanno battuto Ortega dagli undici metri. Proprio l'atteggiamento dei calciatori dell'Arsenal dal dischetto è diventato oggetto di osservazione da parte dello psicologo sportivo norvegese Geir Jordet, che ha analizzato il modo in cui i calciatori Gunners hanno tenuto una volta sul dischetto del rigore.
Lo psicologo ha notato che, prima di ogni rigore, ogni giocatore dell'Arsenal ha preso tempo e si è fermato per oltre cinque secondi dopo il fischio dell'arbitro. Queste le sue parole: "È raro vedere una squadra battere rigori in modo così tranquilla, controllata e composta come ha fatto oggi l'Arsenal nel Community Shield. Ogni giocatore si è fermato più 5 secondi dopo il fischio. Questo non garantisce mai il gol, ma suggerisce un piano collettivo per controllarsi in momenti di grande stress."
Questa tecnica ha sicuramente fatto la differenza, visto che l'Arsenal non ha mai sbagliato e si è portata a casa il trofeo. Mikel Arteta ha spiegato che si trattava di un piano studiato e lo ha spiegato nella sua intervista post-partita al sito ufficiale del club: "L'abbiamo fatto [abbiamo battuto i rigori] tre volte nella pre-season. Faceva parte del piano per prepararsi nel caso in cui avessimo dovuto attuarlo oggi, e penso che abbia dato i suoi frutti".
Diffidate di chi vi dice che i rigori sono una ‘lotteria'. Nulla è lasciato al caso nel calcio di oggi.