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Arteta e il test dell’anatra o del coniglio: “È la cosa più difficile in una squadra di calcio”

Mikel Arteta, cui l’Arsenal ha appena rinnovato il contratto fino al 2027, ha spiegato l’uso completamente diverso che lui fa del famoso test dell’anatra o del coniglio con i suoi giocatori: “Questa è la cosa più difficile in una squadra di calcio”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nelle scorse ore l'Arsenal ha ufficializzato di aver rinnovato per tre anni il contratto del tecnico Mikel Arteta: il 42enne basco continuerà a Londra fino al 2027, provando a riportare in casa Gunners il titolo della Premier League a distanza di oltre 20 anni dall'ultima volta (2003/04), dopo i secondi posti delle ultime due stagioni. Il lavoro di Arteta è stato eccellente, ma col Manchester City in mezzo vincere è un altro discorso. Intanto l'Arsenal lo ha blindato con uno stipendio altissimo per evitare la tentazione rappresentata dal Barcellona, che è sempre viva per il futuro. L'ex centrocampista è attento ad ogni aspetto nella gestione della squadra, da quelli tecnici a quelli psicologici, e qui entra in scena il famoso test dell'anatra o del coniglio, che per lui tuttavia ha un altro significato rispetto a quello che tradizionalmente se ne fa nella psicologia.

L'illusione ottica dell'anatra o del coniglio, proposta per la prima volta nel 1892 dallo psicologo statunitense Joseph Jastrow
L'illusione ottica dell'anatra o del coniglio, proposta per la prima volta nel 1892 dallo psicologo statunitense Joseph Jastrow

Arteta e il test dell'anatra o del coniglio all'Arsenal

L'immagine, pubblicata per la prima volta su una rivista tedesca nel 1892, è un'illusione ottica che può essere vista come un'anatra o un coniglio. A volte dipende semplicemente dal lato da cui si inizia a guardare. Ma per Arteta, quello che i suoi giocatori vedano in quell'immagine conta poco, la questione è tutta incentrata sullo stare dalla stessa parte, ovvero che tutti – lui e i calciatori – vedano la medesima cosa.

Mikel Arteta è entrato nel cuore dei tifosi dell'Arsenal
Mikel Arteta è entrato nel cuore dei tifosi dell'Arsenal

Il risultato del test in sé – se si veda l'anatra o il coniglio – può dipendere dalla propria situazione contingente, oltre che dalla personalità. L'ambiente in cui ci si trova, l'educazione ricevuta e perfino il periodo dell'anno possono influenzare il modo di vedere le cose e pensarle. Il test ha poi anche un altro piano di interpretazione: si ritiene che possa aiutare a mettere alla prova il proprio livello di creatività. Quanto più velocemente si riesce a passare dal vedere un coniglio a un'anatra (o viceversa), tanto maggiore sarà la propria creatività.

"Il mio unico obiettivo è che tutti vedano l'anatra o il coniglio"

Poi c'è l'uso che Arteta fa dell'immagine, spiegato dal tecnico nella serie ‘Arsenal: All or Nothing'. Mostrando la slide su uno schermo alle sue spalle, lo spagnolo chiese ai documentaristi che lo intervistavano di dirgli cosa avevano visto, ottenendo risposte contrastanti tra chi aveva visto l'anatra e chi il coniglio. A quel punto Arteta argomentò come quello fosse il punto di partenza nel forgiare una squadra da parte di un allenatore, prima ancora che tecnica e schemi: "Questa è la cosa più difficile in una squadra di calcio… Il mio unico obiettivo è che tutti vedano l'anatra o il coniglio, perché se tu vedi un'anatra e io vedo un coniglio, siamo su percorsi diversi, in una direzione diversa".

Essere tutti sulla stessa lunghezza d'onda è la premessa di ogni successo: "Penso che stiamo iniziando a metterci in fila dove tutti vediamo l'anatra", ha aggiunto il tecnico, convinto che gli anni trascorsi sulla panchina dell'Arsenal (è lì dal 2019) stiano costruendo quella mentalità e quell'idem sentire che ritiene imprescindibile.

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