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Arsène Wenger: “La Juve dipende da Ronaldo perché non ha calciatori abbastanza forti”

L’ex manager dell’Arsenal, Arsène Wenger, esprime un’opinione molto critica nei confronti di bianconeri e Barcellona, aggrappati alle loro stelle ed entrambe deludenti nell’ultima giornata di Champions contro Porto e Paris Saint-Germain. “Vi spiego qual è il problema e perché si affidano solo a loro”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il problema non è che Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, dominatori assoluti della scena per quasi quindici anni, vivano un momento di appannamento. La questione reale è che intorno a loro hanno squadre che non sono alla loro altezza. Arsène Wenger non usa giri di parole per commentare il periodo difficile della Juventus e del Barcellona entrambi reduci da una sconfitta nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Durissima la debacle dei catalani, schiantati addirittura al Camp Nou da Kylian Mbappé (mattatore della serata con una tripletta nel 4-1 in trasferta) che li ha spinti quasi fuori dalla Coppa. Meno pesante in termini di risultato (2-1) il tonfo dei bianconeri ma la prestazione e gli errori disarmanti commessi contro i portoghesi alimentano perplessità sulla effettiva consistenza tattica, tecnica e sulla personalità del gruppo.

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Sia Juve sia Barcellona si aggrappano alle prodezze dei loro campioni, augurandosi che possano essere loro – con un tocco di magia – a risolvere anche le situazioni più intricate. Né CR7 né la Pulce però sono bastati per evitare due ko che hanno compromesso la qualificazione ai quarti.

È un problema che la Juventus si affidi solo a Ronaldo – ha ammesso Wenger nell'intervista a beIN SPORTS -. Un particolare che fa risaltare come il resto della squadra intorno a lui non sia abbastanza forte. Vale per CR7 ma anche per Messi… se il Barcellona dipende troppo da lui è perché i calciatori non sono all'altezza.

Eppure alla Juventus come al Barcellona non mancano gli ottimi calciatori… ma sicuramente di rango inferiore ai compagni di squadra che tanto il portoghese quanto l'argentino hanno avuto nei periodi d'oro al Manchester United, al Real Madrid e in blaugrana. È con atleti del calibro di Ramos, Modric, Benzema, Marcelo che i blancos sono saliti sul tetto d'Europa e del mondo. Così come a Old Trafford Rooney e Scholes era pedine perfette da incastonare nella formazione inglese. E come dimenticare Xavi e Andres Iniesta oppure Neymar e Luis Suarez? Quel che resta è solo polvere di stelle.

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