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Arsenal, tifosi in festa per Gunnersaurus: la mascotte dinosauro torna all’Emirates Stadium

Dopo il licenziamento e le proteste di tifosi, giocatori e grandi ex del passato, l’Arsenal ha deciso di reintegrare da oggi Gunnersaurus: la mitica mascotte dinosauro che scende in campo, ogni volta che giocano i Gunners, intrattenendo i bambini e tutta la tifoseria dell’Emirates Stadium di Londra.
A cura di Alberto Pucci
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Gunnersaurus back at Emirates Stadium today. Sembra il titolo di un film, ma invece è molto di più di una pellicola cinematografica: è il tweet con il quale l'Arsenal ha annunciato il ritorno del dinosauro più amato dai bambini di Londra. Dopo la levata di scudi delle scorse settimane, cominciata a margine della notizia del suo clamoroso licenziamento, la storica mascotte dell'Arsenal torna infatti al suo posto: ovvero sul prato del mitico impianto londinese.

La dirigenza dei Gunners ha dunque deciso di non lasciare a casa Jerry Quy, colui che indossa i panni di Gunnersaurus, e di reintegrarlo a partire da oggi. Il dipendente dell'Arsenal, che ormai tutti i tifosi conoscono come la mascotte dinosauro, non perderà quindi il suo posto di lavoro nonostante i problemi economici del club dovuti all'emergenza Coronavirus.

L'intervento di Ozil e Wenger

Di fronte al clamoroso licenziamento, che ha ovviamente fatto molto discutere in Inghilterra, si erano addirittura fatte avanti alcune società calcistiche (tra queste anche l'Atalanta e il Siviglia) pronte ad assumere Jerry Quy e a consentirgli di continuare a lavorare. In difesa di Gunnersaurus, sono inoltre ‘scesi in campo' tifosi, giocatori e persino un grande ex del passato. Il primo a ribellarsi al licenziamento è stato Mesut Ozil, che con un post social ha assicurato il proprio sostegno economico: "Da 27 anni è con noi, fa parte del club: finché giocherò qui il suo stipendio lo pagherò io!".

Dopo il giocatore tedesco di origine turca, anche l'icona Arsene Wenger ha duramente criticato l'azione della società: una scelta che tra l'altro è arrivata dopo l'esborso di 45 milioni di sterline per comprare dall'Atletico Madrid il centrocampista Thomas Partey. "La decisione è stata finanziariamente ingiustificabile – ha dichiarato a ‘So Foot' l'ex manager dei Gunners – Non so cosa abbia preso alla dirigenza".

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