Arsenal e arbitri in ginocchio per dire no al razzismo, ma lo Slavia Praga resta in piedi
A conquistare l'attenzione nel match tra l'Arsenal e lo Slavia Praga valido per l'andata dei quarti di finale di Europa League e chiusosi con il risultato di 1-1, è stato anche quanto accaduto prima del fischio d'inizio. I giocatori dell'Arsenal e gli arbitri si sono inginocchiati, nell'ormai classico gesto per dire no al razzismo. Sono rimasti in piedi invece i calciatori cechi, per una presa di posizione dopo i fatti relativi al match precedente contro i Rangers.
Prima di iniziare la sfida contro lo Slavia, tutti i calciatori dell'Arsenal e gli arbitri si sono inginocchiati. Un gesto di solidarietà nei confronti del Black Lives Matter, ovvero il movimento che lotta contro ogni forma di discriminazione. Discriminazioni che purtroppo nel calcio sono tornate attuali soprattutto in Inghilterra, dove diversi club hanno deciso anche di sospendere i propri profili social in segno di protesta contro i mancati provvedimenti nei confronti utenti protagonisti di insulti a sfondo razziale. Al contrario dei Gunners però lo Slavia Praga è rimasto in piedi, con tutti i suoi effettivi, senza partecipare dunque al gesto degli avversari.
Si tratta di una situazione figlia di quanto accaduto nel turno precedente in occasione del match di ritorno degli ottavi di finale disputato dallo Slavia in casa dei Rangers Glasgow. Gli scozzesi infatti accusarono il giocatore biancorosso Kudela di aver pronunciato frasi razziste all'indirizzo di Kamara. Lo stesso Kudela sarebbe stato aggredito con calci e tunnel dagli avversari, che hanno deciso di prendere le difese del loro compagno. Lo Slavia ha rispedito al mittente le accuse puntando a sua volta il dito proprio contro gli scozzesi per aver attaccato il suo tesserato. Sulla vicenda l'Uefa sta indagando e non sono da escludere provvedimenti nelle prossime settimane.