Arrivabene non sa di essere registrato: svela perché la Juve non esonera Allegri
La Juventus si lascia alle spalle le polemiche roventi seguite al gol ingiustamente annullato a Milik nei minuti finali del match contro la Salernitana e prova a resettarsi velocemente per la sfida di Champions League col Benfica, appuntamento da non fallire assolutamente dopo l'esordio con sconfitta in casa del PSG. I bianconeri sono ottavi in campionato, frutto di una partenza stentata oltre che dei due punti che mancano all'appello per la clamorosa svista arbitrale di domenica sera, e sulla graticola è già finito il tecnico Massimiliano Allegri.
Sembrano passati secoli da quando due estati fa il livornese veniva atteso come il salvatore della patria dopo il benservito dato a Pirlo. Quella marea di consenso nostalgico si è trasformata in voglia d'altro già l'anno scorso, quando la Juve è riuscita faticosamente ad acciuffare il quarto posto. L'hashtag #AllegriOut è rispuntato anche quest'anno alle prime difficoltà, non solo per i risultati che non assecondano la filosofia pragmatica del tecnico, ma anche per il tasto dolente del gioco sparagnino e poco spettacolare. che all'estero ha fatto definire Allegri "un dinosauro".
In molti tra i tifosi bianconeri vorrebbero un gesto di coraggio della Juventus, ovvero l'esonero dell'allenatore, e qualcuno oggi lo ha chiesto direttamente all'Ad bianconero Maurizio Arrivabene, a margine del pranzo di vigilia con i dirigenti del Benfica in un ristorante di Torino. Un invito a cacciare Allegri al quale Arrivabene ha risposto d'istinto, non pensando che qualcuno lo stesse registrando in un video: "Lo paghi tu quell'altro che viene?". Una battuta che ha provocato le risate dei presenti e ha scoperto un punto sensibile dell'uomo di fiducia della proprietà, arrivato alla Juve col preciso compito di rimettere a posto i conti.
Il nocciolo della questione non è solo lo stipendio che dovrebbe essere elargito ad un nuovo allenatore di fascia alta, ma soprattutto il contrattone che blinda l'attuale tecnico della Juventus. Nell'estate del 2021 Allegri è stato convinto al gran ritorno anche da un'offerta di ingaggio pari a 7 milioni netti fino al 2025. Un paracadute di massima sicurezza: sganciarlo costerebbe davvero troppo per le attuali strategie di bilancio della società bianconera.