Arriva la prima proposta per Eriksen: “Siamo in contatto, sarà una sua decisione”
Sono passati sei lunghi mesi da quel giorno in cui la vita sportiva di Chris Eriksen si interruppe. Era estate, si giocavano gli Europei e il centrocampista dell'Inter vestiva la maglia della Danimarca. L'esordio contro la Finlandia a Copenhagen fu per lui il punto di non ritorno: il malore in campo, l'assistenza di compagni e staff medico, il susseguirsi di notizie sulle sue condizioni di salute, la paura di non farcela e il lento ma progressivo ritorno verso una normalità che oggi è fatta di serenità, attesa e desiderio di poter tornare un giorno a calcare i campi di calcio. Tutto seguendo le rigorose direttive mediche e non solo, per salvaguardare innanzitutto la propria vita e poi cercando di capire se vi sia una soluzione sul fronte sportivo.
Ufficialmente Eriksen è inserito nella rosa dell'Inter di Simone Inzaghi, ma di fatto non può giocare nel nostro campionato così come in molti altri dopo l'esito degli esami che ha confermato il problema cardiaco. Una situazione di stallo che ha mantenuto vivissimi i rapporti tra giocatore e club ma che forzatamente andrà a concludersi su strade separate. In Italia Eriksen non può avere l'abilitazione agonistica, la Serie A gli è preclusa, semmai potesse e volesse provare a tornare a giocare lo dovrebbe fare unicamente in quelle federazioni in cui i regolamenti lo consentono. Intanto, con tutte le attenzioni del caso, Chris ha ripreso anche ad allenarsi.
La notizia era circolata una settimana fa quando la dirigenza dell'OB, club di Odense, aveva svelato che sui campi di allenamento Eriksen aveva chiesto di svolgere una prima seduta personale, nulla di particolare se non per riprendere confidenza con il proprio corpo e con la sua più grande passione. Qualche scatto, un po' di lavoro anaerobico, movimenti senza palla. Pochi minuti ma che hanno avuto un immenso impatto positivo a tal punto che l'OB per la prima volta si è esposto pubblicamente per dare un posto a Eriksen.
Enrico Augustinus, direttore di Odense Sport & Event – la società partner dell'OB Odense – ha in programma di mettere sotto contratto Eriksen con cui è già in contatto da tempo, in attesa di conoscere la decisione del giocatore: "È una decisione al 100% che deve prendere Christian. Se potessimo dargli un contratto, lo avremmo già fatto ma non mettiamo sul tavolo un contratto finché non deciderà se vuole tornare a giocare a calcio. Naturalmente c'è spazio per Christian qui in OB, se decide di tornare a giocare a calcio".
L'unico intoppo sarebbe di natura economica e contrattuale: l'OB è un piccolo club danese che non si può permettere né l'ingaggio (circa 7.5 milioni quello stabilito con l'Inter) né il prezzo reale del cartellino. "Non è un giocatore da poter acquistare gratuitamente e pochissimi club danesi potrebbero permettersi il suo stipendio" ha aggiunto Augustinus che, però, ha paventato anche un'altro futuro all'interno dell'Odense, pronto per Eriksen: "Se non vorrà più giocare a calcio posso ben immaginare di associarlo a un altro ruolo fuori dal campo. Potremo dialogare su questo quando avrà chiarito cosa desidera fare". Dunque, ancora una volta, la palla passa a Eriksen che ha saputo sempre come gestirla al meglio. E lo farà di certo anche in questo caso.