Arrestato il fratello di Pogba insieme ad altre 3 persone: svolta nel caso estorsione
Mathias Pogba si è consegnato agli inquirenti e adesso è in custodia cautelare. Assieme a lui la polizia francese ha fermato altre tre persone, tutti sono già stati interrogati. Sono loro i principali sospettati del ricatto denunciato da suo fratello Paul, ex calciatore del Manchester United e oggi alla Juventus. A distanza di due mesi dalla querela ufficiale è arrivata la prima svolta nell'inchiesta (come rivelato da Le Monde) scaturita dall'indagine preliminare avviata dalla Procura di Parigi a inizio agosto.
Su di loro grava un'ipotesi di reato molto grave: tentativo di estorsione aggravata dalla banda armata per la complicità delle persone coinvolte nel piano ordito e messo in atto per costringere il centrocampista campione del mondo a pagare una somma molto alta.
Tredici milioni di euro era la richiesta fatta pervenire al giocatore, che avrebbe addirittura una ‘visita' d'ammonimento perfino in Italia, all'uscita del centro sportivo del club torinese. Gli intimarono di non fare scherzi e non rivolgersi alle forze dell'ordine. E per dare maggiore credibilità alle loro minacce un paio di uomini incappucciati gli puntarono addosso fucili d'assalto per ‘convincerlo' a recuperare quella montagna di denaro.
Da un lato gli avvisi minatori nel periodo compreso tra marzo e luglio di quest'anno, dall'altro l'opportunità di screditare la reputazione di Paul Pogba, facendogli terra bruciata intorno, provando a metterlo in cattiva luce agli occhi dell'opinione pubblica tirando in ballo anche Kylian Mbappé del Psg. Come? Lasciando trapelare la notizia fasulla che il centrocampista bianconero avesse chiesto a uno stregone di lanciare un incantesimo di magia nera sull'attaccante.
Tutto è iniziato quanto Mathias Pogba ha pubblicato un video di tre minuti all'interno del quale prometteva rivelazioni scottanti sulla vita privata del fratello campione del mondo con la Francia. "Gli sponsor e i compagni di squadra meritano di sapere certe cose", aveva ammesso in quel messaggio caduto nel vuoto. Paul informò la polizia di quanto gli stava accadendo, del ricatto che stava subendo. E di quando si accorse che gli erano stati sottratti 200 mila euro dal conto corrente attraverso l'utilizzo di una sua carta di credito.