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Arrestati gli amici di Isaksen durante Lazio-Atletico Madrid: ubriachi, hanno combinato di tutto

Tre amici e il fratello del calciatore della Lazio Gustav Isaksen durante il match di Champions League contro l’Atletico Madrid sono stati allontanati dalla tribuna autorità dello stadio Olimpico dove, ubriachi, si erano resi protagonisti di comportamenti poco consoni: due danesi sono stati poi arrestati per aver insultato e messo le mani addosso ai poliziotti venendo condannati e ricevendo anche un Daspo di cinque anni.
A cura di Michele Mazzeo
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Uno spiacevole episodio è andato in scena allo stadio Olimpico durante il match di Champions League che ha visto la Lazio impattare per1-1 contro l'Atletico Madrid grazie al provvidenziale gol in extremis del portiere Ivan Provedel scaltro nell'intercettare il cross di Luis Alberto. Ad un certo punto nella tribuna autorità infatti, dopo i continui richiami da parte degli steward, è dovuta intervenire la polizia per allontanare quattro tifosi molesti che, visibilmente ubriachi, davano fastidio agli altri spettatori presenti nel settore, compresi i familiari dei calciatori biancocelesti.

I quattro, che indossavano la maglia del neoacquisto Gustav Isaksen, sono stati portati via dagli agenti che li hanno condotti nella propria postazione per procedere con l'identificazione. Solo a quel punto si è scoperto che si trattava del fratello del giocatore danese della Lazio Christian Isaksen (e non Emil come inizialmente erroneamente segnalato) e di altri tre suoi amici a cui aveva regalato i biglietti di modo che potessero assistere al suo esordio in Champions League con la nuova maglia.

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L'intervento della polizia non è però bastato a sedare gli animi degli scalmanati spettatori danesi che si erano presentati nella tribuna dell'Olimpico, dopo aver bevuto per le vie del centro di Roma e aver poi costretto il personale del bar dell'hospitality dello stadio a mandarli via, muniti di birra rimediata in altri punti ristoro presenti all'interno dell'impianto capitolino. Due degli amici di Isaksen infatti hanno opposto resistenza rivolgendo offese ingiuriose contro i poliziotti ("F*ck the police", "Italian police sh*t" e altri epiteti similari) arrivando anche a mettere loro le mani addosso.

A quel punto i due danesi (tra i quali non c'era il fratello del calciatore della Lazio) sono stati tratti in arresto, trattenuti per la notte in una delle celle di sicurezza del commissariato Prati e la mattina seguente portati in aula (dove si sono presentati con ancora indosso la maglia biancoceleste dell'amico Isaksen) per il processo per direttissima nel quale, come riporta il Messaggero, hanno patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione con pena sospesa mentre la Questura ha emesso per entrambi un Daspo della durata di cinque anni che gli impedisce di assistere a partite di calcio, di qualsiasi livello, negli impianti sportivi italiani.

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Sanzioni però sono scattate anche per gli altri due danesi allontanati dalla tribuna autorità durante Lazio-Atletico Madrid, fratello di Isaksen compreso, che si sono visti comminare delle multe per aver violato il regolamento d'uso dello stadio Olimpico. Di certo non il modo migliore per Gustav Isaksen di presentarsi al suo nuovo pubblico nel giorno del debutto in Champions League (l'ex Midtjylland è entrato in campo nella mezzora finale senza incidere).

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