Arnautovic attaccato per l’errore contro l’Atletico con la teoria più strampalata: “Era un no-look”
La partita di Marko Arnautovic contro l'Atletico Madrid è stata un continuo susseguirsi di emozioni che hanno raggiunto l'apice nel finale con il gol che ha regalato la vittoria all'Inter, arrivato dopo due tentativi sbagliati davanti alla porta. E pensare che l'ex Bologna è subentrato soltanto a causa dell'infortunio di Thuram: il suo ingresso è stato decisivo per i nerazzurri ma secondo Michael Owen l'attaccante ha peccato di arroganza quando si è trovato davanti a Oblak, mandando oltre la traversa il pallone soltanto per un gesto di pura spocchia.
L'ex Pallone d'Oro, ora opinionista di TNT Sports non è stato clemente con Arnautovic nel suo commento post partita: "C'era un po' di arroganza. Non c'è bisogno di fare "no-look" davanti al portiere. Mantieni la testa alta, tieni tutto sopra la palla e segna un gol". Un'analisi decisa che parte dalla postura del giocatore, accusato di aver cercato di segnare un gol senza guardare per sbeffeggiare gli avversari nel secondo tempo. In carriera l'austriaco ha segnato gol simili, voltando la testa al momento del tiro, ma in situazioni completamente diverse da questa presa in esame.
Owen sostiene che l'austriaco abbia appositamente tentato un tiro"no-look", un atteggiamento che secondo lui sarebbe stato troppo arrogante nei confronti dell'Atletico Madrid e di una sfida così tirata fino all'ultimo secondo e che lo avrebbe portato soltanto al clamoroso errore: "Appena gira la testa il suo petto si sposta all'indietro, il suo intero corpo va indietro e cosa succede? Il pallone finisce alto". Arnautovic era stato criticato per essersi divorato un gol, un tentativo completamente sprecati quando l'Inter era ancora ferma sul punteggio di 0-0. Per questo secondo l'inglese il suo era un gesto evitabile.
In realtà dalle immagini dell'azione viste da diverse angolazioni non c'è traccia della presunta rete segnata senza guardare: l'attaccante non ha una postura completamente eretta e inclina la testa al momento del tiro per guardare il pallone, ma non si gira mai dall'altra parte per cercare di beffare Oblak. La teoria strampalata di Owen non trova riscontri nei replay che non danno riscontro del gesto di arroganza di Arnautovic.
Nonostante la critica assurda mossa nei suoi confronti, l'ex giocatore ha lodato la sua prestazione perdonandogli anche i grandi errori commessi: "Puoi perdere delle occasioni, l'importante è provarci ancora e avere il coraggio di farlo, alla fine è arrivato per lui. Ma nel secondo tempo è stato coinvolto in tutte le azioni migliori".