Arianna svela la promessa fatta a Mihajlovic, poi la presenza in camera ardente: “Non preoccuparti”
La tragica scomparsa di Sinisa Mihajlovic ha lasciato un grande vuoto nel mondo del calcio e non è un caso che siano stati già tantissimi i tifosi o semplici appassionati che dalle prime ore della domenica hanno voluto rendere omaggio di persona al serbo passando per un ultimo saluto nella camera ardente allestita in suo onore in Campidoglio a Roma. I funerali saranno invece celebrati nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma lunedì 19 dicembre.
Tanti volti noti, tra cui il presidente del Senato Ignazio La Russa e l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti, ma anche tanta gente comune hanno voluto omaggiare l'ex calciatore e allenatore scomparso due giorni prima all'età di 53 anni dopo aver a lungo lottato contro la leucemia. La commozione è stata tanta come dimostrano le tante lacrime versate da chi non è voluto mancare a questo momento di commemorazione di chi oltre ad essere stato un grande sportivo si è sempre contraddistinto soprattutto per le grandi qualità umane.
Presente anche la moglie di Sinisa Mihajlovic, Arianna, che ha con un sorriso, un abbraccio o un semplice cenno con la testa, ha cercato di ringraziare tutti coloro che si sono recati nella sala della Protomoteca del Campidoglio per rendere omaggio al campione appena morto. Prima di recarsi nella camera ardente allestita per l'ultimo saluto al marito, la donna, come nelle ore immediatamente successive alla tragica notizia, ha affidato nuovamente ai social il dolore che sta provando in questo momento rivelando anche la promessa fatta all'ex tecnico del Bologna prima della sua morte.
"Amore te l'ho promesso ….mi prenderò io cura di loro non preoccuparti. Il nostro capolavoro più grande! Non smetteremo mai di amarti" ha scritto infatti Arianna Rapaccioni in un post pubblicato sul proprio profilo Instagram a corredo di una foto che vede tutta la famiglia Mihajlovic al completo. Evidente dunque che la donna ha promesso a Sinisa di prendersi cura di quei cinque figli (Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan, Nicholas e Marko) nati da quella storia d'amore cominciata nel 1995 e mai interrottasi. Un amore che trionfa anche nel giorno più triste e buio per tutti, quel giorno in cui si rende l'ultimo omaggio a quell'uomo stimato da tutti che, oltre ad essere un esempio sui campi di calcio, è stato evidentemente anche un grande marito e un grande padre.